Il futuro è in provincia con il DITEDI, bozza di futuro open source
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- Categoria: Scienza e tecnologia
- Pubblicato Giovedì, 08 Ottobre 2015 11:43
- Scritto da Timothy Dissegna
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Tavagnacco (Ud) - Può una realtà 2.0 nascere in un contesto provinciale, lontano dai fari delle grandi aziende della Silicon Valley? Per i fatalisti e privi di speranza la cosa appare come un'impresa che non va nemmeno la pena di provare, preferendo così aspettare che qualche multinazionale metta gli occhi su qualche piccola-media impresa lì vicino.
C'è però chi ha sempre preferito dare del “tu” al futuro, partendo da zero come hanno fatto quei stessi colossi d'oltreoceano: è nato così il DITEDI (Distretto delle Tecnologie Digitali) in Friuli, nato nel 2009 nei Comuni di Tavagnacco, dove ha la sua sede, Udine e Reana del Rojale, arrivando a contare “oltre 800 imprese attive nel settore dell'ICT e delle nuove tecnologie (…) con l'obiettivo di aumentarne la competitività ed il grado di innovazione”, si legge sul sito di Go On Italia.
Il suo exploit è legato certamente alla figura di Simone Puksic, oggi Presidente della Insiel S.p.A., che alla sua guida riuscì a far installare “una dorsale in fibra ottica che collega le zone industriali dei Comuni del distretto e dalla quale vengono erogati servizi e connettività in banda ultra larga alle aziende ed al territorio”.
Il DITEDI, inoltre, vanta un Centro di Competenza sull'Open Source, uno dei pochi nella Penisola, per promuovere la diffusione del software ed hardware open source; e il Knowledge Center, centro della conoscenza dedicato alla formazione diffusa di una cultura digitale, oltre ad attività di networking tra professionisti ed imprenditori: in pratica, punta ad abbattere quell'opprimente barriera tra vecchie e nuove generazioni che si chiama “digital divide”.
Per far ciò, c'è bisogno di un pubblico ovviamente: il Distretto organizza ogni anno workshop, seminari, tavole rotonde e incontri nelle scuole per far capire a tutti di cosa si parla quando c'è di mezzo la rete. Tra i partner del progetto Go On FVG, nel 2013 aveva coinvolto oltre 1500 persone in 80 incontri, fino ad arrivare a 5000 nei 150 appuntamenti degli ultimi due anni.
Per ogni fascia d'età, inoltre, sono studiati percorsi appositi: dall'alfabetizzazione digitale per gli over 65, in collaborazione con l'Istituto “Stringher” di Udine; alla didattica 2.0 per i bambini delle scuole elementari, tra iPad e lavagne interattive; spazio anche agli imprenditori per raccontare la priopria realtà e alle istituzioni, spesso i clienti più importanti per le aziende del settore quando si parla di digitalizzazione dei servizi.
Oggi alla presidenza del DITEDI c'è Mario Pezzetta, mentre lo staff è “giovane e dinamico” e “si occupa ogni giorno di garantire servizi ad altovalore aggiunto a cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione”, si legge sul sito dello stesso Distretto. Tra i soci, inoltre, figurano istituzioni pubbliche e aziende private, per sottolineare ancora una volta la stretta colaborazione tra le due parti per rendere il FVG una realtà all'avanguardia.
In un presente dove il monopolio dei servizi del web è sempre più in mano a singoli nomi, la collaborazione tra aziende nate in questa periferia a Nordest rappresenta uno spiraglio di luce che rispecchia tante altre realtà in Italia, ma che non sempre fanno notizia. Bisogna iniziare però a scoprire il futuro che abbiamo in casa, altrimenti il nostro Paese sarà destinato ad aspettare ancora a lungo un domani che c'è già, ma che non capisce cosa sia.
(Foto da ditedi.it)