In coda nonostante la pioggia per la riapertura della Sottostazione elettrica del Porto Vecchio a Trieste
- Dettagli
- Categoria: Scienza e tecnologia
- Pubblicato Domenica, 23 Marzo 2014 18:58
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 1169
Trieste - È stata inaugurata sabato 22 marzo la Sottostazione Elettrica nel Porto Vecchio a Trieste. Il monumento di archeologia industriale era uno dei luoghi proposti per la visita alle Giornate Fai di primavera, sabato 22 e domenica 23 marzo. Una lunga coda di persone in attesa di entrare nella Sottostazione, nonostante la pioggia, ha testimoniato il forte interesse per questo storico edificio.
La Sottostazione, costruita nel 1913, si trova nelle vicinanze della Centrale Idrodinamica ed è rimasta funzionante fino al 1989: era destinata alla trasformazione dell’energia elettrica. Ora, dopo un lavoro di restauro, gli interni sono destinati ad ospitare gli archivi storici del porto di Trieste. Nella sottostazione sono ancora visibili i trasformatori, le altre apparecchiature elettriche e l'arredo originario che costituiscono nel suo insieme una preziosa testimonianza di archeologia industriale
L'Autorità Portuale di Trieste aggiunge così un ulteriore tassello per far rivivere l'inestimabile patrimonio culturale del Porto Vecchio con i suoi numerosi esempi di archeologia portuale. Alla riapertura hanno presenziato il sottosegretario al ministero dell'Ambiente, Barbara Degani e numerose autorità locali.
"Siamo impegnati - ha affermato la presidente dell'Apt, Marina Monassi - nella conservazione e nel restauro di questo comprensorio prezioso per la città e che ha attirato l'interesse di studiosi provenienti da diverse parti d'Europa. Con il recupero dei magazzini n.1 e n.26, della Centrale Idrodinamica e ora della Sottostazione Elettrica abbiamo raggiunto traguardi insperati fino a pochi anni or sono. E se da un lato siamo impegnati ad offrire alla città un Polo Museale del Porto accessibile alla popolazione, dall'altra siamo in una importante fase per il riuso dell'intero comprensorio".
"La valorizzazione di elementi ambientali e culturali - ha spiegato nel suo intervento Barbara Degani, sottosegretario al Ministero dell'Ambiente - rappresenta un fattore chiave per la rivitalizzazione e lo sviluppo di questa importante e significativa area portuale, singolare esempio a livello europeo di architettura industriale".
"In questo luogo potranno infatti misurarsi, nel prossimo futuro, patrimoni umani di alta professionalità con lo sviluppo di nuove opportunità economiche arricchite di rilevanti fattori di eco-sostenibilità. Non verrà pertanto creato solamente uno spazio attraente dove investire, lavorare, produrre e vivere, ma verranno altresì promossi - attraverso interventi integrati che coinvolgano gli operatori pubblici e privati - il recupero del territorio e del suo patrimonio urbanistico indirizzando la fruibilità dei servizi anche a fini turistici. In tal senso la suddivisione dell'area in 22 unità stimolerà proposte di riuso con una alta capacita' di aggregazione".
"L'iter amministrativo di riqualificazione dell'intero comprensorio del Porto Vecchio - ha rilevato Barbara Degani - giungerà a compimento con la conclusione del procedimento in corso per l'assentimento delle relative concessioni demaniali che, assieme all'implementazione delle proposte produttive e portuali, si prefigge quale obiettivo una qualificata valorizzazione del porto e della città di Trieste all'interno di un quadro economico, occupazionale e ambientale concretamente sostenibile".