Il ministro Profumo a Trieste per presentare il nuovo bando che finanzia ricerca e Università
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- Categoria: Scienza e tecnologia
- Pubblicato Giovedì, 20 Settembre 2012 12:01
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo era in Fvg mercoledì 19 settembre per promuovere diverse iniziative. Nella mattinata il ministro ha incontrato altri 5 ministri di altrettanti Paesi dell'Ince (Iniziativa Centro europea) a Basovizza, nell'Area di Ricerca di Trieste, dove è stato fatto un passo importante per avviare il Consorzio per l'infrastruttura di ricerca distribuita centro-europea (C-Eric), il cui statuto è all'esame della Commissione europea per l'approvazione preliminare.
Più tardi, Profumo era nel Palazzo della Regione a Trieste per presentare al sistema della ricerca, alle imprese e agli Enti locali il bando ''Smart Cities and Communities and Social Innovation'' che mette a disposizione in tutta Italia 1,2 miliardi di euro per progetti in grado di innovare, semplificare e accrescere la competitività dei sistemi urbani e sociali.
Erano presenti i principali rappresentanti delle istituzioni e del mondo della ricerca e delle imprese del Fvg: oltre al presidente della Regione Renzo Tondo e dell'assessore all'istruzione e ricerca Roberto Molinaro, sono intervenuti i rettori dei due atenei regionali, Francesco Peroni (Trieste) e Cristiana Compagno (Udine), Adriano De Maio, presidente dell'Area Science Park di Trieste, il presidente della Confindustria regionale Alessandro Calligaris, il rappresentante degli artigiani ed il presidente dell'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) del Fvg.
"Smart cities" è stato illustrato dal consigliere del ministro per le Politiche di ricerca e innovazione Mario Calderini. Si tratta di un programma che finanzia sia a fondo perduto che con credito agevolato sia le Università che le imprese per lo sviluppo di prodotti innovativi destinati a incrementare l'efficienza degli enti locali e dei territori.
"Il Friuli Venezia Giulia è pronto a raccogliere la sfida dell'innovazione" ha detto il presidente Renzo Tondo. ''Dobbiamo considerare i bandi europei - ha detto Tondo - non solo come un'opportunità per acquisire risorse europee ma anche come un'importante occasione per rafforzare la coesione, per lavorare tutti assieme nella stessa direzione ragionando in termini di sistema''.
''Innovare - ha aggiunto - è fondamentale per poter competere. E l'innovazione deve avere un fondamentale obiettivo: creare sviluppo e quindi nuovi posti di lavoro, per dare sicurezza alle famiglie in un periodo in cui la crisi non è ancora finita''.
Tondo ha sottolineato come il Friuli Venezia Giulia abbia saputo interpretare l'autonomia speciale come responsabilità. E questo vale anche per il sistema della ricerca, che l'assessore regionale all'Università e alla Ricerca Roberto Molinaro ha illustrato nel suo intervento di apertura: tre Università, una cinquantina di istituti di ricerca collegati ai distretti tecnologici, 8.300 ricercatori fissi più altri 6.000 provenienti da tutto il mondo che trascorrono in regione periodi più o meno lunghi, dimostrando quindi una forte capacità di attrazione. Un sistema che lo stesso ministro Profumo ha riconosciuto: ''qui a Trieste e in Friuli Venezia Giulia - ha detto - c'è un bene comune di altissima qualità''.