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Il ministro per i Beni Culturali Franceschini in visita a Trieste per rilancio Porto Vecchio
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Lunedì, 23 Maggio 2016 13:59
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Il ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini è giunto a Trieste lunedì 23 maggio per una visita alla città. Accompagnato dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e dall'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, si è recato in alcuni luoghi significativi.
La visita è iniziata al Museo ferroviario di Campo Marzio dove il ministro ha potuto ammirare il ricco patrimonio storico, oggetto peraltro di un progetto che coinvolge anche la Fondazione Ferrovie dello Stato.
Il titolare del Dicastero ha confermato l'interesse per la riqualificazione del Museo e la valorizzazione dei suoi reperti, oltre a rilanciare l'ipotesi di un treno storico che colleghi Campo Marzio con Miramare attraverso la vecchia ferrovia Transalpina, passando quindi per Villa Opicina.
Dopo un passaggio allo storico stabilimento balneare La Lanterna (recentemente valorizzato da un documentario che ha debuttato al Festival di Cannes), Franceschini ha visitato il Porto Vecchio, salendo sul treno Tramway che entrerà in servizio nel fine settimana e che collegherà il centro di Trieste con il Polo culturale (Centrale Idrodinamica e Magazzino 26) e Barcola.
Da parte del ministro è stato confermato l'impegno del Governo per il progetto di riqualificazione di Porto Vecchio, sottolineando come i 50 milioni già stanziati rappresentino un primo passo di quella che è stata definita una priorità nazionale.
Con questo investimento, ha ricordato la presidente Serracchiani, si pongono le basi per sfruttare al meglio un'area di 614.000 metri quadrati e 87 edifici da riconsegnare alla città.
Il ministro aveva iniziato la giornata con una visita al Parco di Miramare e al Castello.
"Miramare è stato inserito tra i 10 siti archeologici che avranno un'autonomia contabile, gestionale e amministrativa - ha detto Franceschini - con un comitato scientifico e un direttore scelto con procedura di selezione internazionale che intendiamo completare entro quest'anno affinchè dal primo gennaio 2017 i nuovi direttori siano in funzione, pubblicheremo un annuncio sull'Economist".