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Forza Italia FVG si mobilita contro le riforme di sanità ed enti locali, anche con referendum
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Domenica, 12 Aprile 2015 15:21
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Gorizia - La coordinatrice regionale di Forza Italia Sandra Savino e il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, hanno annunciato in una conferenza stampa tenutasi l'11 aprile a Gorizia la costituzione di un comitato referendario che proporrà due quesiti sulle riforme regionali di riordino di sanità ed enti locali, varate dalla Giunta Serracchiani.
"Sono due provvedimenti che creano confusione, malessere, che nascono da un approccio ideologico alle questioni", ha sostenuto Sandra Savino.
Da parte sua il consigliere regionale forzista Riccardo Riccardi, in un comunicato diffuso nei giorni scorsi, riguardo alla riforma delle Province scriveva che "ci troviamo di fronte ad una vera e propria ribellione del territorio, politicamente trasversale e numericamente significativa, che coinvolge un terzo dei Comuni, i quali hanno manifestato l’intenzione di rivolgersi al Tar per bloccare la norma".
Lo scorso 9 aprile peraltro il capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio regionale, Alessandro Colautti, aveva elaborato una mozione a cui ha contribuito per la stesura finale tutta l'opposizione, con Luca Ciriani di Fratelli d'Italia, Renzo Tondo di Autonomia Responsabile, Claudio Violino del Gruppo misto, Riccardo Riccardi di FI, Elena Bianchi del MoVimento 5 Stelle.
La mozione intende aprire un confronto istituzionale con il Consiglio regionale per risolvere il conflitto con le autonomie locali attualmente in atto, che - sostiene NCD - "non ha precedenti nella storia della nostra Regione".
L'intento è di sospendere l'attuazione della legge regionale 26/2014 "Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative" almeno fino al 31 dicembre 2015, per "cercare le condizioni di un dialogo per individuare un nuovo percorso politico-istituzionale che consenta di ricostruire le condizioni di una proficua collaborazione tra Regione ed enti locali" senza le quali "nessuna riforma verrà portata a termine".
"Siamo riusciti ad ottenere - ha detto Colautti - che già nella seduta della prossima settimana del Consiglio regionale la mozione sia discussa in modo costruttivo e propositivo".
Per l'opposizione "la questione è urgente, grave e necessita della massima condivisione in considerazione delle forti criticità e fibrillazioni che già sta presentando, addirittura nella stessa maggioranza come nel caso del Comune di Pordenone che si è ufficialmente espresso contro l'impostazione della riforma chiedendo la realizzazione di una Unione territoriale unica".
"È necessario - conclude la nota del capogruppo - che si stabilisca con il Consiglio regionale una road-map dei processi concordando tempistiche e impegni con le Commissioni competenti e, parallelamente, istituire un tavolo politico-tecnico al fine di avere un quadro legislativo coerente di riforma complessiva anche alla luce delle prossime modifiche del Titolo V della Costituzione".