Politica
"Repubblica delle Idee" a Udine, la crisi de "Il Piccolo" e il pluralismo dell'informazione in FVG
- Dettagli
- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Martedì, 24 Marzo 2015 10:43
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 752
Trieste - Lo storico quotidiano di Trieste "Il Piccolo" sta attraversando una crisi senza precedenti. I colleghi della testata vedono assottigliarsi sempre di più la redazione e percepiscono il distacco da parte dell'editore, il gruppo La Repubblica-Espresso.
Il 23 marzo il giornalista e politico triestino Pierluigi Sabatti, già redattore de "Il Piccolo", aveva inviato una lettera aperta al presidente del Gruppo Espresso, Carlo De Benedetti, in occasione della sua presenza alla manifestazione "La Repubblica delle idee" svoltasi a Udine il 21 e 22 marzo scorsi (nella foto).
Qui il testo della lettera
Sabatti nelle ultime elezioni amministrative aveva sostenuto la candidatura di Cosolini a sindaco, con il gruppo “Progetto Comune”.
Nella sua lettera Sabatti scriveva tra l'altro: "Ingegner De Benedetti, l’aver organizzato a Udine le giornate della “Repubblica delle idee” dedicate alla multiculturalità mi ha stupito perché se c’è una città in questa regione in cui la multiculturalità è di casa da secoli quella è Trieste. Non faccio questioni di campanile, ma di tradizioni".
"Mi è stato anche detto - proseguiva Sabatti - che si è scelto il capoluogo friulano, e il suo giornale “Messaggero Veneto”, perché non ci sono le tensioni sindacali che invece si avvertono a Trieste. Ebbene, ingegnere, si è chiesto perché a Trieste c’è un così forte disagio, da far temere per la riuscita di una manifestazione del giornale-corazzata del suo gruppo editoriale? Evidentemente no".
"La politica che il suo gruppo sta facendo riguardo al Piccolo - concludeva il messaggio - mi pare stia dando pessimi risultati, come la perdita di copie e di ruolo che si estendeva anche oltre i nostri confini. La prego di riflettere su queste considerazioni di un vecchio redattore del Piccolo, affezionato al suo giornale e alla sua città".
A fianco di Sabatti e della testata triestina interviene ora il giornale indipendente online "e-paper" con un articolo a firma di Fabio Folisi (qui la versione integrale).
"Il problema - scrive Folisi - non è evidentemente la lamentela sulla scarsa attenzione dell'ingegner De Benedetti al più antico blasone giornalistico regionale, ma quella ben più seria relativa al rischio che il quotidiano Il Piccolo venga ulteriormente ridimensionato e con lui il pluralismo informativo. Ma diciamo di più, il problema riguarda la libertà di stampa e la democrazia in questa regione".
"È solo una questione di tempo - conclude Fabio Folisi - ma se non vi sarà una inversione di tendenza il problema non sarà Trieste contro Udine, ma saremo tutti omologati al pensiero unico e alla gestione delle notizie che calerà dall'alto, come nei tempi più oscuri del secolo scorso".
"Catastrofismo? Difficile crederlo, in ogni caso aprire una riflessione su questo sarebbe opportuno, noi per quanto nelle possibilità del nostro giovane mezzo editoriale lo faremo certamente. "Repubblica delle idee" poteva essere un buon palcoscenico per discutere di queste cose, ma sarebbe stato come chiedere a Landrù di parlare delle sue mogli".
La risposta di De Benedetti non si è fatta attendere. Eccone il testo, diffuso il 24 marzo da Assostampa FVG. Lasciamo ai lettore trarre le proprie conclusioni:
"Gentile Signor Sabatti,
il contenuto della sua lettera mi conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, quanto sia stata giusta la scelta di Udine, con una partecipazione di pubblico davvero straordinaria. Infatti nella sua lettera lei fa riferimento a un mondo che non c'è più o, per meglio dire, nel quale la sua bellissima città ha perso troppe occasioni per sfruttare la sua posizione geografica - oltre che storico-culturale - che la rendevano il porto naturale del Mediterraneo per tutto il nord dell’Europa. In questa concezione di un mondo che Trieste si è lasciata sfuggire, vorrei ricordarle più specificamente la crisi dell’editoria quotidiana che ci ha COSTRETTO ad azioni di adattamento dei mercati diffusionali e pubblicitari, che per fortuna sono state efficaci e tempestive. Il direttore e la redazione de Il Piccolo lo hanno capito, sottoscrivendo ultimamente un accordo che è stato considerato soddisfacente, pur con i sacrifici imposti dalla situazione.
Continui a comperare Il Piccolo, perché è pieno di notizie dalla regione e dal mondo ed è scritto da validi giornalisti in armonia con un ottimo direttore.
Cordiali saluti, Carlo De Benedetti"