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Cuperlo a Trieste: confermati schieramenti e candidatura.
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Lunedì, 09 Settembre 2013 14:02
- Scritto da Roberto Calogiuri
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Trieste – Breve ma intensa la visita di Gianni Cuperlo nella propria città. Il candidato alla segreteria del PD ha incontrato i triestini il 9 settembre alle 11, in un caffè del centro pieno zeppo di sostenitori, amici, compagni di partito ed ex compagni di scuola.
Tra i quali non poteva mancare il sindaco Roberto Cosolini (che ha seguito l’incontro con grande attenzione) né il rituale abbraccio con relativo scambio di baci. “Il bacio di Giuda” ha sibilato qualche presente, riferendosi al sostegno del primo cittadino per Matteo Renzi, probabile – ma non ancora ufficiale – concorrente di Cuperlo.
Al momento, infatti, con Renzi sembrano schierati, oltre al sindaco, Serracchiani, Rosato, Nesladek e Grim. Dalla parte di Cuperlo: Luciano Semerani, Ezio Martone, Claudio Boniciolli, Giovanni Barbo e Patrick Karlsen.
Semmai ce ne fosse bisogno, la differenza tra i due aspiranti si vede a occhio nudo, almeno per lo stile oratorio e argomentativo, e per il modo di proporsi al pubblico.
Fin dal primo momento Cuperlo - definito da Martone un “figlio del popolo”, “l’uomo giusto”, il primo triestino elevato al rango di dirigente nazionale – si è detto emozionato e commosso per questa sua visita ufficiale nella città che lo ha visto nascere e crescere.
Per circa un’ora, il candidato triestino alla segreteria del PD ha esposto il proprio programma nella maniera che ha sempre contraddistinto i suoi interventi: con pacatezza, gusto dell’aneddoto, ironia. interpretazioni storico sociologiche e attenzione quasi didattica all’uditorio.
Per quanto riguarda i contenuti politici e personali, Cuperlo non si è scostato dalla corposa intervista che ci ha rilasciato qualche tempo fa (qui il collegamento).
Ciò che ha voluto rilevare con forza è che ci troviamo nel sesto anno della più profonda crisi dell’ultimo secolo. Che tale crisi, per grave che sia, rappresenta pur sempre un’opportunità per risorgere. Che per risorgere se ne devono comprendere le cause profonde. Che nella comprensione delle cause si devono fare i conti con le spiegazioni della destra che, pur sempre, propone un suo modello interpretativo. Ma che il modello interpretativo – e risolutivo - dev’essere quello democratico.
Quello di una democrazia intesa come recupero dell’identità di un partito e dell’insieme di valori comunitari. Una democrazia che sappia dare le risposte che la popolazione chiede ormai da troppo tempo, che sappia replicare alla rivoluzione digitale ripensando e ricreando un classe imprenditoriale responsabile, in modo che questa sappia riconciliare “la mente con la mano”, la pratica con la teoria.
Questo, in sintesi, il compito di un segretario secondo Gianni Cuperlo.
Come la cittadinanza accoglierà Matteo Renzi lo sapremo a fine mese quando, proprio su invito di Roberto Cosolini, il primo cittadino di Firenze sarà nel capoluogo per inaugurare “Trieste Next”.
(Fotografie di Monica Visintin, licenza Creative Commons, attribuzione, non commericale)
[Roberto Calogiuri]