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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Debora Serracchiani, si parte da taglio costi politica

Debora Serracchiani, si parte da taglio costi politica

Fvg - Poche tappe ma chiare e definite nelle modalita' e nei tempi. E' il percorso lungo il quale Debora Serracchiani intende guidare la Regione Friuli Venezia Giulia, sintetizzato in una intervista all'ANSA. Il primo provvedimento, per risparmiare risorse finanziarie e ''ridare credibilita' alla politica'' e' ''il taglio ai costi della politica. Ridurremo drasticamente i costi di funzionamento del Consiglio regionale - annuncia la neo presidente - verranno tagliati fondi in dotazione ai gruppi consiliari e indennita' degli eletti per equipararle a quella dei sindaci dei Comuni capoluogo; sara' eliminata la quota con cui il Consiglio integra l'indennita' di fine mandato e azzerato il fondo per i presidenti di giunta e Consiglio. Via la quota di indennita' destinata al vitalizio''.

Questo il primo provvedimento, quali sono gli altri dei primi cento giorni? ''Dovremo andare a Roma per rinegoziare il Patto di stabilita', essenziale per ridare fiato alle nostre imprese, e partira' un processo di sburocratizzazione della macchina pubblica: semplificazione delle procedure, apertura dello Sportello unico per il cittadino e le attività produttive''. Infine, abolizione del ''ticket da 10 euro sulle impegnative per le prestazioni sanitarie''. Non e'una banalita': il Fvg e' l'unica regione che si paga da sola la sanita'. Attenzione per i giovani? Per ''creare opportunita' di lavoro per i giovani bisogna tornare a crescere - risponde Serracchiani - rendendo il nostro territorio piu' attrattivo e favorendo la nascita di nuove imprese. Lo faremo rinnovando il sistema del credito, sburocratizzando, modulando la leva fiscale abbattendo l'Irap''.

E per contrastare la disoccupazione giovanile? ''Ricorreremo alla 'garanzia giovani': attraverso fondi Ue si puo' dare un impiego o uno stage agli under 25 entro 4 mesi dalla fine degli studi o dalla perdita del lavoro''. Uno dei cavalli di battaglia del presidente uscente e' stata la Macroregione del Nord. Continuera' in questa direzione? ''No, la Macroregione del Nord finisce con la legislatura conclusa: l'identita' e l'autonomia del Friuli Venezia Giulia per noi devono venire prima dei sogni padani''. Si, invece, a un vecchio progetto del centrosinistra, l'Euroregione? ''Purtroppo e' stato svuotato di contenuti e prospettive: al momento e' ancora solo un contenitore vuoto da riempire con iniziative concrete''.

Ha accusato il suo predecessore di aver marginalizzato il Fvg, lei come intende restituire un ruolo internazionale alla regione? ''E' fondamentale far uscire il Fvg da marginalita' e isolamento. Abbiamo una posizione geopolitica e una naturale vocazione europea ancora tutte da sfruttare. L'Ue offre molte opportunita', a partire dai Corridoi europei, primo quello Baltico-Adriatico, presupposto per la valorizzazione del sistema portuale Fvg. Essenziale sara' poi sfruttare al massimo i vari Programmi europei, senza perdere occasioni. E stimolare sempre su tutto il Governo italiano: mai piu' soli''.

Quanto prima, le dimissioni dall'incarico a Bruxelles.

Francesco De Filippo (Ansa)

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