• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Ven11222024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Il Presidente Napolitano ai Governatori: ridurre i costi e stroncare l'abuso di denaro pubblico

Il Presidente Napolitano ai Governatori: ridurre i costi e stroncare l'abuso di denaro pubblico

Roma  - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto giovedì 11 ottobre al Quirinale una rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, guidata dal Presidente Vasco Errani. Nell'incontro, il Presidente della Repubblica ha innanzitutto richiamato quello precedente del 26 settembre, nel quale aveva preso positivamente atto della risoluzione della Conferenza delle Regioni rivolta a concorrere a un immediato intervento legislativo per ridurre i costi della politica nelle Regioni e stroncare intollerabili fenomeni di abuso del denaro pubblico e di malcostume.

In una nota diffusa subito dopo l'incontro, il Presidente afferma che esiste "l’esigenza di un ampio sforzo di chiarificazione di fronte all’emergere, nel dibattito pubblico, di interpretazioni unilaterali e sommarie - con accenti liquidatori nei confronti dell’attività e del ruolo delle Regioni - dei maggiori problemi oggi all’attenzione del governo e del Parlamento".

"Il ruolo delle Regioni - ha detto Napolitano - non è da liquidare ma serve una riforma della seconda parte della Costituzione, il cosiddetto Titolo V".

Per Napolitano "si tratta di problemi di riequilibrio della finanza pubblica e di adeguamento degli assetti istituzionali : problemi che hanno formato oggetto anche delle recenti decisioni del Consiglio dei Ministri e che investono l’insieme delle istituzioni rappresentative e delle amministrazioni pubbliche".

"Non sono in questione i principi fondamentali della Costituzione e in particolare quello che nell'art. 5 associa l'unità e indivisibilità della Repubblica alla promozione e al riconoscimento delle autonomie locali. Sono in questione gli assetti e gli equilibri istituzionali delineati nella Seconda Parte della Carta, che da lungo tempo si è convenuto di dover sottoporre a interventi di riforma, a modifiche ben motivate".

"Purtroppo - prosegue la nota - anche la presente legislatura rischia di chiudersi senza che in questo senso si sia giunti a intese risolutive (fatta eccezione per la importante riformulazione dell'art. 81), pur costantemente sollecitate dal Presidente della Repubblica fin dall'inizio del suo mandato. È quanto meno auspicabile la rapida, positiva conclusione del confronto in atto per il completamento del processo di riordino delle Province".

"Anche la necessità da anni ormai matura di operare - sulla base dell'esperienza nonché dell'evoluzione del quadro europeo e infine della radicale modifica dell'art. 81 della Costituzione - una revisione della riforma del Titolo V varata nel 2001, è rimasta irrisolta".

Così conclude il Quirinale: "La proposta di legge costituzionale approvata a questo proposito dal governo costituisce una prima parziale risposta su cui spetterà al Parlamento pronunciarsi. Ed è ugualmente al Parlamento, oltre che al governo, che le Regioni potranno rappresentare le loro preoccupazioni circa le modalità del contributo che esse sono doverosamente chiamate ancora a dare al consolidamento dei conti pubblici e alla stabilità finanziaria, attraverso misure urgenti e attraverso scelte lungimiranti di razionalizzazione e di disciplina unitaria della gestione complessiva delle risorse disponibili".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.