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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Il ministro Delrio a Trieste: rilancio del Porto centrale per città e Friuli Venezia Giulia

Il ministro Delrio a Trieste: rilancio del Porto centrale per città e Friuli Venezia Giulia

Trieste - Si è svolto giovedì 14 aprile al Magazzino 26 del Porto Vecchio, organizzato dal Comune di Trieste, dalla Regione Autonoma FVG e dall'Autorità Portuale, l'incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.

Ha aperto i lavori il Sindaco Roberto Cosolini che, dando il benvenuto al Ministro e sviluppando il tema “Trieste riparte dal mare”, ha ricordato come “per Trieste, effettivamente, dal mare tutto è cominciato. La città aperta, plurietnica e multiculturale – quale tuttora è -, dove in tanti hanno trovato il luogo ideale per uno sviluppo imprenditoriale, “la più europea delle città italiane”, è sorta dal mare e grazie al mare”.

“Ora ci stiamo incamminando verso un nuovo futuro – ha affermato Cosolini –, avendo anche ritrovato la consapevolezza che Trieste serve al Paese, per il suo Porto, per i rilevanti istituti di ricerca scientifica e tecnologica e per gli importanti gruppi finanziari che ospita; ma nel contempo Trieste serve al Paese e all'Europa anche perchè si sta ricollocando nuovamente al centro di un'area fondamentale del sistema europeo.”

“E ciò vale innanzitutto proprio per il Porto – così ancora il Sindaco – che è per definizione lo scalo più internazionale d'Italia, operante, come noto, al 90% “da estero per estero”, dove le merci sono destinate, specialmente per via ferroviaria, a raggiungere tutti i Paesi d'Europa.”

Il Sindaco Cosolini ha quindi indicato il riuso del Porto Vecchio come il più grande progetto attuale per il rilancio della città.

Sono quindi intervenuti la Presidente della Regione Debora Serracchiani, la quale ha posto in primo piano il problema dei collegamenti e del loro necessario adeguamento e indispensabile velocizzazione a tutti i livelli, da quello autostradale con la realizzazione del terzo e quarto lotto della Terza Corsia della Trieste-Venezia per finalmente aumentarne la capacità di transito, a quello aereo dove bisogna rilanciare l'aeroporto di Ronchi rendendolo uno strumento in grado di attrarre e gestire crescenti flussi turistici; fino al settore ferroviario, sul quale la Serracchiani ha molto insistito sottolineando stanziamenti già disposti e necessari impegni nell'area triestina, al servizio appunto principalmente del Porto, per l'adeguamento dello scalo di Campo Marzio, il collegamento diretto tra Servola e la galleria di cintura (la “Circonvallazione”) a beneficio degli insediamenti industriali, un collegamento diretto tra Campo Marzio e Villa Opicina ancora una volta connesso ai traffici portuali.

Di questi ha parlato il Commissario dell'Autorità Portuale Zeno D'Agostino il quale, illustrando le caratteristiche e le favorevoli prospettive di “Un Porto proiettato in Europa”, ha innanzitutto messo in rilievo i dati che confermano Trieste al primo posto in Italia per tonnellaggio trasportato con un ulteriore incremento del 9% sul 2015, “e ciò anche grazie al grande 'investimento' fatto sui lavoratori. Dal 2015 a oggi – ha spiegato D'Agostino – abbiamo potuto effettivamente registrare significativi incrementi in tutti i settori delle attività portuali”.

Lo stesso D'Agostino ha poi indicato i quattro principali vantaggi competitivi che caratterizzano il nostro Porto, e lo rendono unico, “speciale” e attraente rispetto ad altri: la particolare posizione geografica, l'aver realizzato validi collegamenti intermodali giornalieri mare-ferrovia verso la Germania e i principali Paesi dell'Europa Centrale, il disporre di fondali marini di 18 metri “che altri non hanno e non possono avere” e infine, ma non da ultimo, godere di un regime di  Porto Franco con preziose prerogative e significativi vantaggi.

“Stiamo operando per lo sviluppo di questo Porto – ha concluso -, assieme e in collaborazione con i porti e interporti vicini – Monfalcone, Porto Nogaro, Cervignano, Gorizia, Fernetti -, per creare un forte sistema logistico integrato in grado di attirare, assieme ai vantaggi offerti dal Porto Franco, l'interesse degli operatori di ogni Paese.”

Nel suo intervento conclusivo, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio – che ha dichiarato di essere un grande ammiratore della città – ha osservato come Trieste abbia effettivamente tutte le caratteristiche per essere un “centro” forte di riferimento per questa vasta area centro-europea e come, in effetti, come tale sia già considerato e riconosciuto da molti Paesi, dai loro dirigenti, operatori economici e popolazioni.

Inoltre, “se un problema dello sviluppo, e dello sviluppo italiano in particolare, è quello di rimettere al centro dell'economia proprio l'economia del mare, con la cura dei traffici ma anche della logistica e della capacità di organizzazione, allora Trieste – ha detto Delrio – è una delle città portuali che per prima ha capito questo aspetto e come tale può essere davvero d'esempio per molte altre.”

“Oggi infatti stiamo purtroppo in molti casi penalizzando i traffici, perdendo l'interesse degli operatori, in gran parte a causa di inefficienze logistiche e della mancata volontà di risolverle. Per cui – ha affermato il Ministro – è una vera consolazione vedere come Trieste rappresenti oggi una testimonianza esemplare e tra le più avanzate di questa capacità di rinnovamento e di nuova interpretazione della situazione e delle dinamiche economiche del mondo attuale.”

Il Ministro ha completato il quadro concordando dunque – alla luce di quanto sopra – con gli interventi precedenti riguardo alla assoluta necessità di rafforzamento dei collegamenti ferroviari e di modernizzazione delle reti, adeguatamente velocizzando la linea Venezia-Trieste e investendo su un rilancio dell'Aeroporto, infrastrutture queste entrambe decisive per il Paese. “E anche se l'immediato futuro non sarà facile – ha affermato – ci impegnamo a non fermarci.”

Sulla riforma dei porti "non c'è alcun rinvio. C'è la possibilità per chi ritiene di non essere pronto al coordinamento, alla fusione delle autorità di sistema portuali, di un periodo transitorio. Possibilità che ci auguriamo non venga sfruttata se non in minimissima parte".

"La riforma nel suo complesso è passata, integra. La riforma nel suo complesso, sia il piano strategico, cioè la logistica, e poi la riforma applicativa, è andato a buon fine" - ha spiegato Del Rio, fiducioso che "in poche settimane saremo alla fine".

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