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La trasferta in Iran della delegazione FVG promette accordi commerciali e culturali
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Martedì, 12 Gennaio 2016 14:31
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - La trasferta in Iran di una folta delegazione del Friuli Venezia Giulia fa da battistrada alla riapertura delle relazioni tra l'Italia e il Paese mediorientale.
Domenica 10 gennaio la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, assieme al viceministro iraniano all'Industria e al Commercio Hossein Esfahbodi, all'ambasciatore d'Italia nella capitale persiana Mauro Conciatori e all'amministratore delegato di Pordenone Fiere Pietro Piccinetti, ha inaugurato ufficialmente la seconda edizione di Contract Made in Italy, una vetrina importante delle produzioni italiane, soprattutto del legno-arredo, di tutto il Triveneto.
"È questa una fiera che vogliamo far crescere - ha osservato Serracchiani - investendo in nuove relazioni economico-commerciali anche pensando alla sottoscrizione di specifici accordi nella cornice delle intese che l'Italia ha siglato negli scorsi mesi con l'Iran".
E soprattutto nella prospettiva della prossima revoca, con l'implementation day atteso nei prossimi giorni, ha indicato l'ambasciatore Conciatori, delle sanzioni economiche allo Stato persiano.
"Intendiamo incrementare le collaborazioni tra il Friuli Venezia Giulia e l'Iran — ha detto Debora Serracchiani — un mercato di quasi 80 milioni di abitanti, con una "grande" Teheran che conta quasi 17 milioni di persone e conosce e apprezza il Made in Italy: i nostri punti di forza sono la meccanica, l'arredamento, la cantieristica, l'industria del gusto", ha ricordato, segnalando l'esigenza di allacciare nuovi contatti tra FVG e Iran attraverso le relazioni commerciali del Porto di Trieste.
Il Friuli Venezia Giulia non offre solo partnership economiche e nuove direttrici per i commerci iraniani, via scalo portuale di Trieste, ma mette sul piatto anche il suo articolato sistema scientifico per lo scambio e il trasferimento tecnologico, ha rimarcato Serracchiani.
La cornice nella quale muoversi resta, come più volte sottolineato, la scadenza delle sanzioni economiche, e l'Italia (che di fatto oggi è il primo Paese come numero di delegazioni d'alto livello a interfacciarsi con l'Iran, ha ribadito Conciatori, superando anche la Germania) vuole tornare a essere il primo o tra i primi partner economici dell'Iran, ha auspicato il viceministro Esfahbodi, rimarcando che l'interscambio Italia-Iran è stato in passato anche di 7 miliardi di dollari.
In questa proiezione il presidente iraniano Assan Rouhani sarà in Italia il 25 e 26 gennaio prossimi e si sta concretizzando una nuova missione italiana a Teheran per metà febbraio, con la partecipazione dei ministri dei Trasporti Graziano Delrio e dell'Agricoltura Maurizio Martina e del viceministro all'Industria Carlo Calenda.
"Il momento appare propizio", è stato sottolineato a più voci oggi a Teheran, anche alla luce dell'invito alle aziende italiane espresso dal viceministro iraniano all'Industria e al Commercio a "venire a investire in Iran, un Paese attraverso il quale riuscirete a toccare altri interessanti mercati del Golfo Persico: oggi l'Iran è un mercato favorevole e proficuo".
In campo energetico, la ripresa delle relazioni economiche potrà avvantaggiare i rifornimenti di gas naturale. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa IRNA, Azizollah Ramezani, direttore per gli affari internazionali della National Iranian Gas Company (NIGC), ha detto che "L’Iran sta studiando la possibilità di costruire un gasdotto verso l’Europa. Le esportazioni verso l’Europa potrebbero diventare redditizie se proseguirà la tendenza al ribasso dei prezzi del petrolio".
Ramezani ha aggiunto che "L’Iran possiede le più grandi riserve di gas natrale del mondo, mentre la sua quota delle esportazioni mondiali di questo idrocarburo è insignificante. Dobbiamo aumentare la nostra quota utilizzando tecnologie di punta. Benché le riserve iraniane raggiungano i 34.000 miliardi di metri cubi di gas, il Paese ne produce solo 200 miliardi all’anno".
Nella foto: Debora Serracchiani (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia), Hossein Esfahbodi (Viceministro Industria, Miniere e commercio e presidente Ente Fiere Internazionali Iran) e Pietro Piccinetti (Amministratore delegato Pordenone Fiere) all'inaugurazione della fiera Contract Made in Italy - Teheran 10/01/2016 (Foto Min. Esteri it.)