Economia
L'economia regionale fatica ad uscire dal tunnel
- Dettagli
- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Giovedì, 26 Luglio 2012 10:49
- Scritto da Tiziana Melloni
- Visite: 1193
Bologna - L'istituto di credito Unicredit pubblica da qualche anno un monitoraggio dell’andamento economico delle varie regioni, mediante l’indicatore UniCredit-RegiosS, che permette di cogliere, con largo anticipo rispetto alle statistiche ufficiali, le fasi di espansione o rallentamento dell’economia.
Sono usciti giovedì 26 luglio alcuni indicatori regionali, tra cui quello del Friuli Venezia Giulia.
Nel Nord - si legge nel Rapporto - si conferma la particolare debolezza di Liguria nell’area occidentale e Friuli Venezia Giulia nell’area orientale, le cui economie mostrano per il terzo trimestre consecutivo un tasso di variazione negativo. In diminuzione il dato per le altre regioni settentrionali: Veneto e Trentino Alto Adige mostrano variazioni più contenute, mentre risulta più incerta la situazione per Emilia Romagna, Piemonte e soprattutto Lombardia.
Per la nostra Regione emergono dunque segnali preoccupanti.
Gli scambi con l’estero mostrano difficoltà e nel primo trimestre 2012 sono in calo sia le esportazioni, -6,1% su base annua, che le importazioni, -2,2%. Nello stesso periodo, la bilancia commerciale mostra un avanzo di 914 milioni di euro, pari a quasi il 35% delle esportazioni del trimestre, in netta riduzione rispetto a quello di fine 2011.
I consumi di beni durevoli rimangono in una situazione di forte criticità, come mostra il dato, in continua discesa, delle immatricolazioni di nuove auto, che nel mese di maggio 2012 è pari al -20,4% su base annua, in lieve miglioramento rispetto ad aprile (-24,6%).
Restano, nel primo trimestre 2012, le difficoltà relative al mercato del lavoro che c'erano già alla fine dello scorso anno. La riduzione del numero totale degli occupati, pari al -2% su base annua, è dovuta ai settori agricolo (-10,3%) e industriale (-8,4%), mentre nei servizi si registra un aumento del 2%. Diminuiscono i tassi di attività e di occupazione, rispettivamente -0,6% e -1,3%, mentre aumenta il tasso di disoccupazione, +1,2%.
Sempre nel primo trimestre 2012, si rileva una riduzione del numero di imprese attive, -0,6% su base annua, con una consistente riduzione delle nuove iscritte (-7,9%) e un deciso aumento delle cessazioni (+10,3%).
(fonte: Unicreditbanca - Il Superindice)