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Ammonta a 21 milioni e cresce del 30% l’utile di FriulAdria Crédit Agricole nel primo semestre 2015
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Martedì, 01 Settembre 2015 11:50
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone – FriulAdria Crédit Agricole ha diffuso il 31 agosto la relazione semestrale al 30 giugno 2015. Il documento è stato presentato dalla presidente Chiara Mio e dal direttore generale Roberto Ghisellini al Consiglio di Amministrazione e dallo stesso approvata nel corso della riunione, tenutasi a Pordenone.
“Nel primo semestre 2015 è proseguito e si è rafforzato l’impegno della banca a sostegno dell’economia locale, dove, dopo tanto tempo, si colgono dei segnali di ripresa soprattutto per quel che riguarda il fatturato e l’export delle imprese – ha dichiarato la presidente di FriulAdria, Chiara Mio – FriulAdria, consapevole del proprio ruolo sociale, ha operato nella direzione di consolidare il clima di fiducia cercando di favorire i progetti di vita delle famiglie in procinto di acquistare o ristrutturare la casa e i progetti di crescita aziendale, con un occhio di riguardo per le iniziative imprenditoriali più innovative”.
Nel periodo considerato si sta inoltre compiendo un passaggio da banca tradizionale a banca multicanale grazie al piano di investimenti da 300 milioni di euro varato dal Gruppo Cariparma Crédit Agricole fino al 2016.
Tenendo conto del fatto che oggi 43 milioni di italiani hanno accesso a un computer e 4 italiani su 5 accedono ad internet, FriulAdria ha puntato sullo sviluppo della piattaforma di home banking per i privati e per le imprese “Nowbanking”.
Il canale mobile è stato implementato con la funzionalità “Nowpay”, la nuova app di “invio denaro” che permette di ricevere e inviare in tempo reale fino a 100 euro direttamente dal proprio smartphone utilizzando la piattaforma Jiffy, a cui aderirà il 60% del mercato bancario italiano.
“Oltre 5 miliardi di ricerche giornaliere su Google, 77 miliardi di app scaricate nell’ultimo anno, gli utenti attivi in Facebook che hanno superato il miliardo: è questo il mondo con il quale ci confrontiamo oggi e del quale come banca dobbiamo tenere conto se non vogliamo sparire – ha dichiarato il direttore generale di FriulAdria Roberto Ghisellini – Nell’attività tradizionale siamo sempre stati tra i più bravi in assoluto. Oggi dobbiamo affrontare con coraggio la sfida del cambiamento imposta dalla svolta epocale iniziata con Internet, che ha segnato un’autentica rivoluzione dei modelli di comportamento. Il nostro Gruppo è stato tra i primi capire la portata del fenomeno e a ingegnarsi per gestirlo”.
In un contesto di lenta ripresa economica, FriulAdria, anche nel 2015, ha continuato ad accompagnare le imprese del territorio erogando nuovi finanziamenti per oltre 200 milioni (+37%). Molto attiva la filiera agroalimentare che, accompagnata da una rete dedicata di specialisti, ha visto crescere le erogazioni anno su anno del 26%. Il sostegno ha riguardato alle principali filiere agroalimentari (ortofrutta, vitivinicolo, carne, latte), soprattutto per interventi a supporto dell’innovazione e dell’export, una delle attività trainanti dello sviluppo del comparto.
Nel primo semestre 2015 i proventi operativi netti, pari a 161,6 milioni, evidenziano una tendenza in crescita nel confronto con il 2014 (+11,1 milioni, +7,4%), andamento generalizzato sulla quasi totalità delle componenti.
Gli interessi netti ammontano a 90,7 milioni, contro gli 86,7 milioni del precedente bilancio semestrale, in aumento quindi di 4 milioni (+4,6%). Il miglioramento del margine è effetto di una contrazione del costo della raccolta.
Le commissioni nette, pari a 70,4 milioni, crescono di 8,5 milioni (+13,7%) rispetto alla semestrale dello scorso anno. Il risultato è attribuibile, principalmente, al collocamento dei prodotti di risparmio gestito (inclusa la bancassicurazione).
Il risultato della gestione operativa a 71,2 milioni, riflettendo la performance positiva dei proventi operativi netti e la sostanziale stabilità degli oneri operativi ordinari, migliora di 9,5 milioni (+15,5%).
Il risultato corrente al lordo delle imposte di 33,1 milioni, beneficiando della buona perfomance dei proventi operativi, aumenta di +8,8 milioni (+36,3%) nel confronto con la semestrale 2014.
Le imposte sul reddito iscritte nel conto economico ammontano a 12,1 milioni.
L’utile d’esercizio si attesta a 21 milioni, in deciso aumento (+5 milioni, +31,4% a/a) rispetto al bilancio semestrale del 2014.
Gli impieghi verso la clientela raggiungono i 6.562 milioni, in crescita del 2,8% rispetto i 6.381 milioni di fine dicembre 2014.
In particolare, a giugno 2015 sono stati perfezionati 2.174 mutui (+64% vs giugno 2014), di cui 1.407 in Veneto (+65%) e 767 in FVG (+61%).
Anche nel 2015 viene confermata la volontà della Banca di essere protagonista nel sostegno alle famiglie con la promozione del nuovo mutuo “Gran Mutuo Green 2015” che coniuga le caratteristiche di flessibilità, semplicità e convenienza L’attenzione per il territorio si concretizza anche sostenendo interventi di rimboschimento in zone soggette a rischio di dissesto idrogeologico, dove verrà piantato un albero per ogni mutuo erogato.
I crediti deteriorati netti ammontano a 544 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2014, con un leggero miglioramento dell’incidenza dei crediti problematici sui crediti netti complessivi, che scende all’8,3%, contro l’8,5% della fine dell’anno passato. L’indice di copertura, rapporto fra le rettifiche di valore cumulate e l’ammontare dei crediti deteriorati lordi, è del 43,2%.
La massa amministrata della clientela ammonta a 12.091 milioni, stabile rispetto alla fine dello scorso anno. La raccolta diretta si attesta a 5.730 milioni, in ridimensionamento per la propensione della clientela a riposizionare i propri investimenti verso prodotti del risparmio gestito. La raccolta indiretta cresce del 3,7% raggiungendo i 6.360 milioni, trainata dal forte sviluppo del risparmio gestito (+387 milioni, +9% vs dicembre 2014).
Il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio al 30 giugno si attestano al 11,4% con un incremento di 20 bps rispetto a dicembre 2014.