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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Indagine congiunturale Unioncamere FVG: ottimisti i viticoltori, ma l'occupazione cala ancora

Indagine congiunturale Unioncamere FVG: ottimisti i viticoltori, ma l'occupazione cala ancora

Gorizia - È stata presentata il 3 luglio nel capoluogo isontino la VII indagine congiunturale di Unioncamere del Friuli Venezia Giulia. I risultati indicano qualche segnale di ripresa per l’economia della regione. In particolare, è l’industria manifatturiera a guidare l'area positiva, con un aumento della produzione nell’industria (+2,6%), ed anche il settore vitivinicolo (+3,3%).

Restano invece negativi il commercio (pur se di poco, -0,5%), l’edilizia (-6,4%) e i servizi dell’ospitalità (-1,53%). La performance positiva dell’industria è confermata sia a Udine (+3,9% la produzione le 1° trimestre 2014) sia a Pordenone (+4%).

Sono questi, in sintesi, gli esiti dell’indagine congiunturale Unioncamere Fvg, presentata presso la Camera di Commercio di Gorizia dal presidente Giovanni Da Pozzo assieme ai presidenti delle Camere provinciali Gianluca Madriz (Go), Giovanni Pavan (Pn) e Antonio Paoletti (Ts).

Con loro, anche Nicola Ianuale, presidente di Questlab, la società incaricata di elaborare l’indagine, che ha riguardato come sempre un campione di circa 1.500 imprese di tutta la regione, nei settori indicati, analizzando i risultati dell’attività d’impresa nel primo trimestre 2014 e le aspettative per il secondo.

Tali attese si stanno spostando verso un atteggiamento di cauto ottimismo, pur con differenze sostanziali tra settore e settore: nel vitivinicolo, nei servizi all’ospitalità e nella manifattura prevalgono gli imprenditori con aspettative positive (di fatturato e vendite in aumento), viceversa nelle costruzioni e nel commercio le attese sono ancora pessimistiche.

I principali segnali positivi si legge in particolare dall’andamento congiunturale delle esportazioni. Nel primo trimestre 2014 il valore dell’export del Friuli Venezia Giulia è stato pari a 2.630 milioni di euro e sono in deciso aumento (+7,25%) rispetto allo stesso periodo del 2013. Le importazioni ammontano a 1.512 milioni di euro e sono calate del 7,15%%.

Il saldo commerciale è positivo per 1.118 milioni di euro. L’andamento congiunturale (cioè rispetto al trimestre precedente) delle esportazioni nel Fvg risulta dunque positivo da tre trimestri, e in particolare, nel primo trimestre 2014, sono sia per Udine e per Pordenone a registrare le variazioni migliori, rispettivamente con un +10% e un +6,7% in termini tendenziali (ossia rispetto allo stesso periodo del 2013).

Si registra dunque, finalmente, l’allineamento del Fvg alle economie del Nord Est: anzi, l’export della regione cresce in misura più forte rispetto al Veneto (+2,7% che però era partito prima) e al Trentino Alto Adige (+3,18%) .

Altre considerazioni importanti riguardano l’occupazione: nel primo trimestre 2014 in il Fvg le forze lavoro sono rimaste pressoché stabili (un lievissimo aumento del +0,6%), ma il tasso di disoccupazione regionale è salito all’8,7%. Il progetto Excelsior sulle previsioni occupazionali delle imprese del Fvg prevede, nel 2014, un saldo negativo di 3.450 unità: a fronte di circa 17mila assunzioni fanno riscontro 20mila e 500 uscite.

Infine, il rapporto imprese-credito: nel Friuli Venezia Giulia sono ancora in flessione i prestiti bancari alle imprese. Nei primi mesi del 2014 la contrazione dei finanziamenti è proseguita: -6,3% per le imprese e -0,71% per le famiglie.

Alle aziende che hanno partecipato all’indagine congiunturale, nei settori del manifatturiero e vitivinicolo, è stato somministrata una sezione tematica sul commercio estero e attività d'internazionalizzazione in genere. L’attività principale svolta nei rapporti con il mercato estero dell’imprese è l’esportazione dei propri prodotti, sia per il manifatturiero che per il vitivinicolo.

Le aree destinazione delle attività con l’estero comprendono, per il vitivinicolo, il Nord America, l’Ue e l’Asia. Per il manifatturiero Nord e Sud America, Paesi extra Ue e infine Ue; il Nord America è uno dei maggiori mercati di vendita dei vini del Fvg.

Le aree geografiche interessate dal manifatturiero sono sia mercati che piattaforme dei processi d’integrazione o delocalizzazione produttiva. Alla domanda se si adotta una strategia di internazionalizzazione, per entrambi settori, oltre l’85% dichiara di non avere una strategia e l’83% non utilizza i servizi predisposti da enti per accompagnare le imprese nelle loro attività d’internazionalizzazione.

Circa il 58% ritiene importante la costituzione di reti d’impresa per essere più efficaci all’estero. Perché l’offerta in rete permette di ottenere i seguenti vantaggi: economie, ampliamento della gamma di offerta e rende più competitive le aziende all’interno della rete.

Per il manifatturiero i servizi di cui si necessita maggiormente a supporto dell’attività d’internazionalizzazione sono: incontri con esperti, bilaterali e ricerche di mercato. Le imprese del vitivinicolo chiedono soprattutto maggior assistenza finanziaria ai processi d’internazionalizzazione.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
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