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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

La proposta Electrolux: taglio del 50% dei salari. I sindacati: irricevibile

La proposta Electrolux: taglio del 50% dei salari. I sindacati: irricevibile

Mestre - I vertici dell'azienda Electrolux il 27 gennaio hanno presentato per i 4 stabilimenti italiani una proposta di taglio drastico dei salari, che li porterebbe dagli attuali 1.400 euro al mese a circa 700-800 euro.

Secondo fonti sindacali, la proposta prevede un taglio dell'80% dei 2.700 euro di premi aziendali, la riduzione delle ore lavorate a 6, il blocco delle festività, la riduzione di pause e lo stop agli scatti d'anzianità.

L'anno scorso l'azienda aveva annunciato una riduzione del personale di 2000 unità, di cui 1.500 in Europa. La condizione per far proseguire la produzione a Susegana, Porcia, Solaro e Forlì, è quella di ridurre di 3-5 euro gli attuali 24 euro del costo per ora di lavoro. In Polonia gli operai di Electrolux percepiscono 7 euro l'ora.

"Quello che temevamo è successo. Electrolux ha presentato un piano che è sostanzialmente irricevibile ed impedisce alla parte sindacale di proseguire il confronto con l'azienda".

La dichiara Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, secondo il quale in questa fase "è inutile rivolgere al gruppo dirigente della multinazionale svedese dell'elettrodomestico altre valutazioni".

"Da tempo denunciavamo il rischio di desertificazioni industriali - prosegue - e le proposte di riorganizzazione ascoltate oggi a Mestre inducono il Paese a rischiare tale disastro se il governo non riesce ad avanzare un piano organico di azioni mirate per tutelare il settore manifatturiero. Le percentuali di crescita del Pil attuali, sotto l'1%, e quelle vagheggiate per l'anno a venire, fino al 2%, non sono sufficienti a garantire la ripresa economica in Italia".

Secondo Palombella "il settore elettrodomestico è la cartina al tornasole di questa amara realtà; la vertenza Electrolux con queste premesse rappresenta il "canto del cigno" di quel che doveva essere e non è stato. Così il Paese si avvita su sé stesso quando il mondo metalmeccanico avrebbe meritato un altro destino. Per quanto ci riguarda questo è il tempo della lotta dura e ad oltranza. Il governo, se c'è, almeno si faccia sentire".

L'azienda inoltre non ha presentato al momento alcun piano di "sostenibilità" per lo stabilimento di Porcia, ma la decisione sul suo futuro "è attesa non oltre la fine di aprile".

Così ha affermato il responsabile della contrattazione aziendale per Electrolux Italia, Marco Mondini, precisando che al momento "il risultato dell'analisi su come garantire competitività sostenibile nella fabbrica di Porcia e generare le migliori condizioni per attrarre i futuri investimenti ora è insufficiente".

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