Economia
Promozione dei vini regionali nei Paesi extra UE, verso il finanziamento di tutti i progetti
- Dettagli
- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Giovedì, 22 Agosto 2013 10:49
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 1110
Trieste - Gli uffici della direzione centrale delle risorse agricole hanno predisposto il 21 agosto la graduatoria per la campagna 2013/2014 relativa ai progetti presentati nell'ambito del programma di promozione dei vini europei sui mercati dei Paesi terzi, misura che fa parte dell'Organizzazione comune dei mercati - settore vino (OCM vino).
Si tratta di una misura che permette di ottenere un contributo comunitario, fino al cinquanta per cento dell'importo complessivo, per la realizzazione di azioni di informazione e promozione dei vini comunitari nei Paesi extra Unione Europea.
L'obiettivo, come ha dichiarato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, è migliorare la competitività delle nostre aziende vitivinicole in tali paesi e favorire la loro conoscenza in nuovi mercati.
Le azioni finanziabili, che riguardano i vini a DOC e IGT e i vini varietali sono numerose: azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità che mettano in rilievo i vantaggi dei prodotti comunitari in termini di qualità, sicurezza alimentare e rispetto dell'ambiente; partecipazione a manifestazione, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; campagne di informazione, sui sistemi comunitari delle DOC delle IGT e della produzione biologica; studi di nuovi mercati, necessari all'ampliamento degli sbocchi di mercato; studi per valutare i risultati delle azioni promozionali e di informazione.
I progetti presentati sono risultati nove, di cui uno a valenza multiregionale (Friuli Venezia Giulia con Veneto relativamente alla promozione del Prosecco); i restanti otto sono relativi alla promozione di sole aziende regionali. Degli otto progetti regionali, quattro sono stati presentati da associazioni temporanee di imprese, tre da aziende singole e uno da una cantina sociale. Complessivamente le aziende regionali che hanno aderito al sistema di promozione sono state cinquantanove.
I Paesi e le zone geografiche interessati da questo progetto sono l'America Latina, il Canada, il Centro-Sud America, la Cina, i Paesi balcanici, la Russia, il Sud-Est Asiatico e gli Stati Uniti d'America. Il costo totale dei progetti ammonta a oltre 4 milioni di euro (esattamente 4.010.632,88 euro), cui corrisponde un contributo dell'Unione Europea del 50%, pari ad oltre 2 milioni di euro (2.005.316,44).
In riferimento ai finanziamenti, Bolzonello sottolinea che con la dotazione finanziaria iniziale non sarebbe stato possibile finanziare tutti i progetti: "In considerazione del fatto che la presente misura consente e garantisce un'effettiva ricaduta in termini promozionali, sia per le produzioni regionali che, indirettamente, per il territorio regionale nel suo complesso si è scelto di chiedere al ministero una rimodulazione tra le varie misure del programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo, in modo da poter finanziare tutti i progetti presentati".
In questa direzione si è deciso di non attuare la misura "Vendemmia verde", dirottando sulla misura promozione sui mercati dei Paesi Terzi, i fondi ad essa destinati.
"Questo permetterà di scorrere la graduatoria esistente, utilizzando anche i fondi della campagna successiva, quella del 2014, e di finanziare, a partire dal prossimo 16 di ottobre (data di inizio della campagna) tutte le domande inserite in graduatoria".
"Ricordo - aggiunge Bolzonello - che una piccola vittoria a tal proposito è stata ottenuta un mese fa, quando si è riusciti a farsi assegnare dal Ministero dell'agricoltura circa 800.000 euro di risorse non utilizzate da altre regioni. In Italia infatti l'OCM vino viene gestito sulla base di un piano di sostegno definito a livello nazionale, all'interno del quale possono essere effettuati spostamenti di risorse fra le varie regioni al fine di massimizzare la spesa e non correre il rischio di restituire fondi a Bruxelles. Per questo motivo la velocità di spesa, qui più che in altri programmi comunitari, costituisce infatti un fattore strategico, sussistendo l'obbligo di spendere le risorse assegnate nell'anno di assegnazione delle stesse".