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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Assemblea delle Generali: il gruppo si rilancia con la vendita di attività non assicurative

Assemblea delle Generali: il gruppo si rilancia con la vendita di attività non assicurative

Trieste - Gli azionisti del gruppo Generali non saranno penalizzati dal programma di rilancio della Compagnia, né con la richiesta di capitale fresco né con minori dividendi. Lo ha detto l'amministratore delegato Mario Greco, nel corso dell'assemblea degli azionisti del 30 aprile. Greco è alla sua prima assemblea, dopo la nomina del 2 giugno 2012, al posto di Giovanni Perissinotto.

"Non abbiamo intenzione di chiedere capitale ai nostri azionisti per rafforzare la solvibilità o il patrimonio del gruppo", ha detto Greco. "Non sarebbe giusto, non abbiamo mai pensato che sarebbe giusto e non è quello di cui abbiamo bisogno".

E sul dividendo, oltre a rinnovare la promessa di una cedola "stabile e progressivamente crescente", ha riconosciuto che i 20 cent distribuiti sui conti 2012 "non rappresentano uno standard per la compagnia" ma vanno valutati in considerazione del fatto che l'utile è stato di soli 90 milioni a causa di svalutazioni per 1,7 miliardi.

I capitali necessari al rilancio saranno ricavati dalla vendita di attività non assicurative, che nelle intenzioni del gruppo dirigente dovrebbe portare 4 miliardi di beneficio sul patrimonio entro il 2015. Si tratta di dismissioni indispensabili per ridurre il debito della compagnia, pari a 12 miliardi, troppo costoso - circa 750 milioni l'anno - e che crea "una situazione rischiosissima" con le agenzie di rating.

Greco ha ricordato i contenuti delle linee strategiche presentate a Londra nel gennaio scorso che prevedevano una maggiore focalizzazione sul settore assicurativo anche a scapito di partecipazioni storiche del gruppo.

"Abbiamo dichiarato più volte di non avere interesse a mantenere o rinnovare nessuna partecipazione strategica. Ci muoviamo secondo i tempi possibili e secondo l'interesse della società a uscire alle migliori condizioni possibili", ha spiegato Greco. "Negli anni il capitale è stato usato per comprare partecipazioni che non davano una redditività adeguata".   

Alcune di queste partecipazioni - come Mediobanca e Rcs Mediagroup - sono vincolate a patti di sindacato e quindi eventuali decisioni sono dettate dalle regole degli accordi sottoscritti. "Non possiamo vendere titoli all'interno di patti di sindacato e dobbiamo agire quando si creano le condizioni previste. In Mediobanca queste condizioni non esistono e quindi la cosa non si è mai posta". Su Rcs però Generali ha deciso di non sottoscrivere l'aumento di capitale.

Sui processi di dismissione già avviati Greco non si aspetta sorprese e tutto procede come previsto. La compagnia non si sente obbligata "a vendere in fretta o male".

Non sono in programma nuove acquisizioni fino al 2015. Ciò non compromette i piani di espansione, soprattutto in Asia e in America Latina. "Quando avremo conseguito questo obiettivo nel 2015 - ha precisato Greco - se sarà opportuno discuteremo di operazioni di crescita e di come finanziarle, ma fino ad allora non lo faremo".

L'assemblea ha approvato il bilancio 2012, "anno di svolta" per la compagnia in cui è iniziata "una profonda trasformazione per far fronte a una calo delle performance e della redditività che continuava da alcuni anni", ha spiegato Greco.

L'assemblea ha nominato anche il Consiglio di amministrazione per il prossimo triennio, con 11 membri rispetto ai 19 previsti in quello uscente.

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