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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Il commercio regionale ha bisogno di ossigeno. Intervista ad Aldo Biscontin dell'Ascom Pordenone

Il commercio regionale ha bisogno di ossigeno. Intervista ad Aldo Biscontin dell'Ascom Pordenone

Pordenone - L'Osservatorio della Confcommercio ha reso noti i dati dell'ultimo trimestre del 2012. Le cifre sono poco confortanti: in particolare gli acquisti natalizi ed i saldi invernali hanno fatto registrare un calo ancora più marcato rispetto allo stesso periodo del 2011.

In vista della manifestazione "Incontriamoci a Pordenone" organizzata dall'AAssociazione per il commercio e turismo (Ascom), abbiamo intervistato Aldo Biscontin, responsabile del mandamento di Pordenone dell'Ascom, per fare il punto sulla difficile situazione del commercio in Friuli Venezia Giulia.

In questi ultimi sei mesi come è cambiata la situazione delle imprese del settore commerciale?
Lo scenario è ulteriormente peggiorato. L'Ufficio Studi della Confcommercio ha stimato, per il 2013, che in Italia chiuderanno 250mila imprese, con la conseguenza di avere un milione di disoccupati in più.

Quando parliamo di disoccupazione siamo abituati a considerare i lavoratori dipendenti; quando un negozio chiude tuttavia non solo i dpendenti, ma lo stesso imprenditore resta senza lavoro e quel che è peggio, perde tutto il suo patrimonio ed anche il negozio, con il risultato di un impoverimento ancora maggiore.

Quando una piccola impresa sparisce, nessuno se ne accorge. Ma la somma di tante piccole sparizioni diventa un danno enorme per la nostra economia, che è basata proprio su una moltitudine di microimprese: sono la spina dorsale del Paese.

Cosa si può dire della nostra regione?
Nel passato, il saldo tra chiusure di esercizi commerciali e nuove aperture era più o meno in pareggio. Oggi abbiamo un saldo negativo spaventoso. L'occupazione nel settore è in diminuzione e cala anche il numero di ore di lavoro, il che genera una riduzione del reddito delle famiglie.

C'è qualcosa che non funziona: il Friuli Venezia Giulia gode di una giusta fama di laboriosità, produttività e scarso o nullo assenteismo. Nonostante ciò, nel settore si fa fatica a sopravvivere. Certo anche nell'industria le cose non è che vadano meglio.

Cosa chiederete alla nuova Giunta?
Come abbiamo annunciato, appena il nuovo governatore avrà formato la sua squadra chiederemo un  incontro. Come primo tema, porremo quello di un ripensamento della pianificazione della grande distribuzione. A nostro avviso quella che c'è ora è più che sufficiente.

Un altro punto importante è quello dell'imposizione fiscale, che chiederemo, nei limiti del possibile, di rivedere. Quindi, gli incentivi alla ripresa: se è vero che un'amministrazione regionale deve tenere conto delle fasce più deboli, disoccupati e cassintegrati, è pure essenziale creare un terreno fertile per creare posti di lavoro.

Ultimo ma non meno importante, l'aspetto del credito. Oggi le banche tendono piuttosto a ritirare il fido piuttosto che ad aprire nuove linee. La Regione ha due strumenti: Mediocredito e Friulia. Su questo non abbiamo avuto risposte dai candidati, quando abbiamo chiesto un impegno. Vedremo ora con la nuova legislatura.

Per quanto riguarda le iniziative, a suo avviso si può fare di più?
Di più non occorre fare – serve fare meglio. Specialmente nell'ambito della comunicazione. Quello che manca è una regia su calendario e pubblicità. Sarebbe importante predisporre una strategia di comunicazione a livello delle province, in modo da non far sovrapporre le manifestazioni sul territorio.

L'Associazione Sviluppo e territorio – che si propone la valorizzazione dei centri urbani ed è composta da Imprese del Terziario e non, Attività economiche ubicate nell'area, le imprese pubbliche di servizio, le Organizzazioni di categoria (Ascom, Confartigianato, Confcooperative, Unindustria), le Aziende Speciali (Atap – Pordenone Fiere – GSM), l'Amministrazione Comunale di Pordenone, l'Amministrazione Provinciale, la C.C.I.A.A della provincia di Pordenone, le Banche locali (Friuladria Agricole - Cassa di Risparmio Fvg - BCC Pordenonese - BCC S.Giorgio e Meduno) – potrebbe avere questo ruolo di coordinamento.

Si può pensare ad uno scenario meno funesto per i prossimi mesi?
Confidiamo nel fatto che il nuovo consiglio, con tante "new entry", riesca a dare qualche risposta. Bisogna essere ottimisti.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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