Economia
Sciopero al porto di Trieste. I sindacati chiedono garanzie per l'occupazione
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Lunedì, 25 Marzo 2013 09:27
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - Sciopera oggi venerdì 29 marzo il porto del capoluogo giuliano. Le sigle sindacali dei portuali triestini si mobilitano per la revisione del "Regolamento per l'esercizio delle operazioni e dei servizi portuali nel porto di Trieste", la difesa dell'occupazione, la corretta gestione del mercato del lavoro in ambito portuale, la corretta applicazione del Contratto nazionale dei lavoratori dei porti e lo sviluppo della portualità triestina.
Ribatte Pierluigi Maneschi, presidente di Italia Marittima e proprietario di Trieste Marine Terminal, concessionaria del terminal container al Molo VII: "Non capisco, e lo dico sinceramente, le motivazioni di questo sciopero. A gennaio i dipendenti di TMT hanno lavorato 130 ore, a febbraio 136 ore mentre un operaio ne lavora 160 al mese. Nel 2012 hanno guadagnato 25 mila euro netti a testa di media e quanto ai carichi massimi di lavoro, non esistono negli altri principali porti italiani, ma solo da noi".
L'agitazione, secondo Maneschi, rischia di vanificare gli sforzi fatti finora per portare traffici crescenti a Trieste dove nei primi tre mesi dell'anno la movimentazione container ha fatto registrare incrementi compresi tra il 10% ed il 15%.
Secondo Maneschi manca un modello unico italiano per il lavoro portuale e questo ci danneggia rispetto alla concorrenza estera: "Le compagnie che operano come prestatori di manodopera ex articolo 17 devono essere strutturate. Devono avere capacità tecnica, finanziaria e personale sufficiente per garantire i picchi di lavoro. E se i bilanci chiudono in perdita devono essere in grado di ripianare e non chiedere assistenza ad altri".