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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Ascom: imprese del terziario, peggiora il clima di fiducia

Ascom: imprese del terziario, peggiora il clima di fiducia

Pordenone - Peggiora il clima di fiducia delle imprese del terziario della provincia di Pordenone con riferimento all’andamento dell’economia italiana nel terzo trimestre del 2012. Il saldo congiunturale è pari a -50,7 contro il precedente -45,4. In leggero miglioramento, per quanto continui ad essere caratterizzata dal segno negativo, la fiducia delle imprese con riferimento all’andamento della propria impresa.

Questo quanto emerge dall’indagine congiunturale sulle imprese del Terziario della provincia di Pordenone (3° trimestre), promossa dalla Confcommercio di Pordenone, dal Centro Studi Ricerche e Formazione (FORMAT) e il sostegno della Camera di Commercio di Pordenone. Sono intervenuti alla presentazione, nella sede Ascom di Pordenone, il responsabile Pierluigi Ascani (Format), il Presidente mandamentale dell’Ascom Aldo Biscontin unitamente al Direttore Massimo Giordano. Secondo il Centro studi sono ancora negativi ma in miglioramento l’andamento dei ricavi e l’andamento dell’occupazione nel terzo trimestre.

Peggiora invece significativamente l’andamento del fenomeno dei ritardi nei pagamenti da parte dei clienti delle imprese del terziario. Peggiora la capacità delle imprese del terziario di Pordenone di fare fronte ai propri impegni finanziari. Il saldo è pari a -15,4 contro il precedente -13,6. Aumenta leggermente la percentuale delle imprese del terziario che si sono recate in banca per chiedere il credito del quale avevano bisogno (dal 22,8% al 23,8%). Nell’ambito di tale percentuale il 60,2% ha ottenuto il credito con un ammontare pari o superiore rispetto a quello richiesto, l’11,8% lo ha ottenuto, ma con un ammontare inferiore, il 5,9% ha visto rifiutarsi la propria domanda di credito. Migliora leggermente, pur continuando ad essere caratterizzata dal segno negativo, la situazione relativa al costo del credito (tassi di interesse) e alle cosiddette “altre condizioni” (es. messa a disposizione fondi) ma peggiora la situazione relativa alla “durata del credito” (affidamenti) e la situazione relativa alle garanzie richieste dalle banche agli imprenditori a copertura dei finanziamenti concessi.

Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dall’Osservatorio sul credito Confcommercio Pordenone per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel terzo trimestre del 2012 realizzato da Confcommercio Pordenone in collaborazione con Format Research. Clima di fiducia Peggiora il clima di fiducia delle imprese del terziario della provincia di Pordenone con riferimento all’andamento dell’economia italiana nel terzo trimestre del 2012. Il saldo congiunturale è pari a -50,7 contro il precedente -45,4. La previsione degli imprenditori per i prossimi tre mesi è segnata da un ulteriore peggioramento, con un saldo prospettico pari a -60,2. In leggero miglioramento nel terzo trimestre, per quanto continui ad essere preceduto dal segno negativo, l’indicatore relativo alla fiducia delle imprese di Pordenone circa l’andamento della “propria impresa”.

Il saldo è pari a -35,2 contro il precedente -38,0. In miglioramento la previsione dell’andamento della propria impresa per i mesi di ottobre, novembre e dicembre (-24,7), ovvero per il periodo delle festività natalizie. Il clima di fiducia peggiora in prevalenza presso le imprese di dimensioni minori della provincia di Pordenone, ossia presso le microimprese (1-9 addetti) con riferimento sia all’andamento dell’economia italiana nel trimestre, sia con riferimento all’andamento della propria impresa. Il peggioramento dell’andamento della propria impresa nel terzo trimestre 2012, rispetto al periodo precedente, oltre che dalle microimprese, è stato segnalato anche dalle imprese del commercio al dettaglio e da quelle localizzate nei comuni della provincia/pianura (es. Sacile). Andamento congiunturale Pur continuando ad essere preceduto dal segno negativo, migliora l’indicatore dell’andamento dei ricavi delle imprese del terziario di Pordenone nei mesi di luglio, agosto e settembre (-25,9 contro il precedente -39,6).

Le imprese prevedono che la situazione dei ricavi continui a migliorare anche nel quarto trimestre dell’anno (previsione: -23,5). Il miglioramento dei ricavi è risultato più accentuato presso le imprese di dimensioni maggiori (oltre 50 addetti). E’ stato meno o per nulla avvertito dalle microimprese e dalle piccole imprese, con particolare riguardo a quelle operative nei settori dei servizi e del commercio all’ingrosso. Al di sotto della media provinciale il dato dei ricavi fatto registrare nei mesi di luglio, agosto e settembre dalle imprese del terziario localizzate nei comuni della pianura. Migliora l’andamento dell’occupazione. Il saldo passa dal precedente -8,5 a -7,0. L’indicatore, che resta comunque negativo, è destinato a peggiorare ulteriormente in vista del quarto trimestre 2012: il saldo prospettico infatti è pari a -10,9. In questo contesto sono state in prevalenza le imprese di dimensioni maggiori quelle che hanno fatto registrare nel trimestre un peggioramento del fenomeno. Per quanto preceduto dal segno “meno”, migliora leggermente l’indicatore dell’andamento dei prezzi praticati dai fornitori alle imprese del terziario di Pordenone. Il saldo è pari a -26,6 contro il precedente -34,1.

Tale miglioramento è stato avvertito in prevalenza dalle imprese di dimensioni maggiori di Pordenone. L’andamento prospettico per la fine dell’anno è pari a -28,9. Peggiora significativamente nel terzo trimestre l’andamento del fenomeno dei ritardi nei pagamenti da parte dei clienti delle imprese del terziario. Il saldo è stato pari a -51,7 contro il precedente -40,1. Si mette in evidenza che il saldo registrato presso le imprese del terziario di Pordenone è peggiore rispetto al dato medio registrato presso la totalità delle imprese del terziario a livello nazionale, con un saldo pari a -43,5 nel terzo trimestre e pari a -41,1 nel quarto trimestre. Il peggioramento del ritardo nei pagamenti è stato avvertito soprattutto dalle microimprese (1-9 addetti) e dalle piccole imprese (10-49 addetti), dalle imprese dei servizi e del commercio all’ingrosso, e dalle imprese localizzate nei comuni della pianura. Fabbisogno finanziario Peggiora nei mesi di luglio, agosto e settembre la capacità delle imprese del terziario di Pordenone di fare fronte ai propri impegni finanziari.

Il saldo è pari a -15,4 contro il precedente -13,6. La previsione per il quarto trimestre dell’anno evidenzia ulteriori difficoltà per gli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi di Pordenone con un saldo pari a -18,0. Più nel dettaglio il 42,3% delle imprese del terziario di Pordenone hanno affermato di essere riuscite a fare fronte senza problemi nel terzo trimestre 2012 al proprio fabbisogno finanziario, il 48,3% di esservi riuscito ma con qualche difficoltà, ed il 9,4% di non esservi riuscito affatto. Il peggioramento della capacità delle imprese del terziario nel riuscire a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel trimestre è stato avvertito in prevalenza dalle microimprese e dalle piccole imprese, dalle imprese del turismo, dalle imprese localizzate nel comune di Pordenone e da quelle localizzate nei comuni della pianura.

Si mette in evidenza la situazione della liquidità, particolarmente grave, rilevata presso gli operatori del turismo (bar, ristoranti e strutture di ricezione alberghiera) della provincia di Pordenone, con un saldo nel trimestre pari a -52,9. Domanda e offerta di credito Nella provincia di Pordenone aumenta leggermente nel terzo trimestre 2012 la percentuale delle imprese del terziario che si sono recate in banca per chiedere il credito del quale avevano bisogno (dal 22,8% al 23,8%). Nell’ambito delle imprese che si sono rivolte al sistema bancario per ottenere credito il 60,2% lo ha ottenuto con un ammontare pari o superiore rispetto a quello richiesto, l’11,8% lo ha ottenuto, ma con un ammontare inferiore rispetto a quello richiesto, il 5,9% ha visto rifiutarsi la propria domanda di credito, il 5,9% è in attesa di conoscere l’esito della propria domanda di credito ed il 16,2% ha dichiarato di essere intenzionata a fare domanda di credito alle banche nel prossimo trimestre.

La cosiddetta “area di stabilità” (formata dalle imprese che ottengono il credito da parte delle banche) presso le imprese del terziario di Pordenone nel terzo trimestre 2012 risulta aumentata rispetto ai tre mesi precedenti (60,2% contro il precedente 54,2%). Diminuisce la cosiddetta “area di irrigidimento” (imprese che si sono viste accordare un credito inferiore + imprese che non se lo sono viste accordare affatto), con una percentuale pari al 17,6% contro il precedente 29,3%. Sono diminuite quindi le imprese che non ricevono credito da parte delle banche, ma sono aumentate però le imprese che posticipano, rinunciandovi per il momento, la richiesta di credito. Tale percentuale è stata pari nel terzo trimestre al 16,2% contro il precedente 4,4%.

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