Friuli Venezia Giulia: multe europee per 66 milioni se non provvede ai depuratori entro il 2015
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Mercoledì, 13 Agosto 2014 17:00
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - È entrata nella fase operativa #italiasicura, la struttura di missione del Governo italiano “contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche”, coordinata da Erasmo D'Angelis e con direttore Mauro Grassi. Presentato il 9 luglio scorso, si tratta di un gruppo che ha lo scopo specifico di monitorare e sbloccare un settore, quello delle acque, in emergenza e in infrazione europea con pesanti sanzioni in arrivo.
Il Corriere della Sera del 13 agosto dà notizia di un primo rapporto della Struttura di missione consegnato al Governo, riguardante la presenza di strutture di depurazione delle acque.
Emerge a sorpresa che la regione più a rischio di sanzioni europee per l’assenza di depurazioni è il Friuli Venezia Giulia: la multa in arrivo da Bruxelles il 1° gennaio 2016, secondo le previsioni calcolate dalla Struttura di missione, dovrebbe essere di 66 milioni di euro, pari a 53,6 euro pro capite.
Il Governo ha affidato alla Struttura di missione misure straordinarie e il compito di fare regia e coordinare tutte le strutture dello Stato (Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali), per trasformare in cantieri oltre 2,4 miliardi di euro non spesi dal 1998 per ridurre stati di emergenza territoriali (casse di espansione e vasche di laminazione di fiumi e torrenti, argini anti-alluvioni, briglie per regimentazione acque, messa in sicurezza di frane, stabilizzazione di versanti a rischio crollo, riattivazione di linee Fs locali interrotte e di ponti e infrastrutture viarie di Anas).
L'Accordo di partenariato 2014-2020, che sarà stipulato a settembre con l'Unione europea, permetterà di definire il calendario dettagliato per la piena attuazione di alcune importanti direttive comunitarie. Tra queste, quella relativa al servizio idrico, civile e irriguo, per la quale è richiesta l'azione congiunta di Governo e Regioni.
Nel bilancio dello Stato sono utilizzabili e ancora non spesi né impegnati in fase di cantiere 1.6 miliardi di euro stanziati con Delibera Cipe nel 2012 per opere urgenti di fognature e depuratori nelle Regioni del Sud da concludere entro il 2015 (la maggior parte tra Sicilia e Calabria).