Ogm sì o no? Restano i dubbi mentre Fidenato, agricoltore pro-Ogm, afferma: "Continuerò a seminare"
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Giovedì, 07 Agosto 2014 15:59
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Il Tribunale del Riesame si pronuncerà il prossimo 18 settembre sul ricorso presentato dal presidente di Futuragra Giorgio Fidenato contro la decisione della Procura della Repubblica di Udine, di radere al suolo i suoi poderi di Colloredo di Monte Albano (Ud) coltivati a mais Ogm, procedura eseguita lo scorso 19 luglio. Ad annunciarlo è stato lo stesso Fidenato che ha detto di essere sconcertato per la lentezza della giustizia.
"Non mi sono fermato quando la Procura ha fatto radere al suolo il podere di Colloredo", utilizzando "una delle mie proprietà di Fanna per sfidare le istituzioni, forte della normativa europea che mi dà ragione. Continuerò a seminare mais Ogm fino a che non otterrò giustizia" ha ribadito Fidenato.
"Ero persuaso di poter evitare che la Procura di Pordenone arrivasse a decidere come quella di Udine - ha aggiunto l'agricoltore - e ho cambiato provincia e giurisdizione proprio per questo, ma la tempistica del pronunciamento del Riesame (il prossimo 18 settembre) guarda caso così dilatata nel tempo, rischia di far naufragare i miei propositi. Mi auguro, comunque, che ciò non accada".
"In ogni caso - ha proseguito Fidenato - non essendoci più tempo per un'ennesima semina Ogm, vorrà dire che sarà per la prossima primavera, ma non mi fermerà fino a quando non trionferà l'applicazione della norma europea, cui Regione e Governo dovranno prima o poi adeguarsi".
Intanto, prosegue il dibattito tra gli studiosi sulla pericolosità degli Organismi modificati. Sulla rivista online greenews viene pubblicata un'ampia intervista a Marcello Buiatti, ordinario di Genetica all’ateneo di Firenze dal 1981, che promuove la ricerca indipendente nel campo degli Ogm.
"Gli OGM fanno bene o male? È uno degli interrogativi più frequenti - afferma Buiatti. - Infrequente invece è cercare di ottenere una risposta che non sia di parte. Il problema è che con assoluta certezza pare non si possa sapere perché, siano essi piante, animali e uomini, “non sono macchinette”".
Il genetista sottolinea come sia complesso prevedere con fondamento scientifico cosa succederà tra qualche decennio alle persone che si nutrono con prodotti Ogm. Quello che è certo invece è che "l’aumento di coltivazioni OGM sul pianeta ci ha fatto perdere variabilità genetica di cui abbiamo, e avremo, sempre più bisogno per contrastare i cambiamenti climatici. Si stima una perdita dell’80% della biodiversità mondiale".
Un'altra "certezza" da sfatare, secondo il prof. Buiatti, è che gli Ogm riducano la quantità di pesticidi usata in agricoltura.