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Il WWF del Friuli Venezia Giulia denuncia: passaggio illegale di motoslitte nelle piste forestali
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
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19 Feb 2013
- Ultima modifica il Martedì, 19 Febbraio 2013 15:40
- Pubblicato Martedì, 19 Febbraio 2013 15:42
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Sauris (Ud) - Una decina di motoslitte di proprietà di una società di noleggio di Sappada scorrazzano liberamente da settimane lungo piste forestali all’interno del Sito d’importanza comunitaria “Monti Bivera e Clapsavon”, autorizzate dal Comune di Sauris in totale spregio della normativa vigente: la denuncia viene dal WWF Friuli Venezia Giulia che ha recentemente inviato un diffida al sindaco Stefano Lucchini chiedendogli l’urgente annullamento delle autorizzazioni rilasciate.
Autorizzazioni che – come si evince dai documenti ottenuti dal WWF tramite accesso agli atti - ormai il Comune emette da anni nonostante i ripetuti richiami dell’Ispettorato agricoltura e foreste di Tolmezzo, che ne ha più volte sottolineato l’illegittimità.
I motivi sono presto detti: la competenza dei Comuni al rilascio delle autorizzazioni in deroga ai divieti di transito fuoristrada o sulle strade forestali è limitata dalla legge regionale 15/91 ai soli mezzi dei residenti nel Comune interessato (ma il titolare della società autorizzata è residente a Sappada) e con l’obbligo di indicazione dei nomi dei conducenti dei mezzi, prescrizione impossibile da rispettare (e in fatti non rispettata) nel caso di mezzio noleggiati i cui conducenti sono evidentemente sempre diversi.
Il Comune, insomma, non potrebbe autorizzare il transito delle motoslitte della società sappadina, ma non solo. Tantomeno potrebbe autorizzarne il transito all’interno dell’area protetta tutelata a livello comunitario.
A dirlo non è il WWF ma la Regione stessa, che in una nota del Servizio caccia, risorse ittiche e biodiversità dell’11 febbraio scorso, chiarisce come, in base alla Misure di conservazione dei Sic alpini già entrate in vigore, chi propone “percorsi per la circolazione con motoslitte in ambiti appartenenti alla Rete Natura 2000” debba sottoporla agli uffici regionali preposti in modo che questi possano valutarne i possibili impatti ed eventualmente avviare una procedura di valutazione d’incidenza. Comunicazione che in Regione non è mai arrivata.
D’altronde, la stessa Comunità montana della Carnia, a cui spetta il rilascio di autorizzazioni al transito su piste forestali a fini turistici, il 16 gennaio aveva autorizzato un’altra società - questa volta di Sauris - alla circolazione di motoslitte lungo percorsi fuoristrada innevati localizzati nei Comuni di Sauris e Ampezzo, ma le aveva negato l’autorizzazione lungo la strada forestale che da località Molini sale verso casera Mediana per proseguire poi verso sella di Razzo in provincia di Belluno, essendo essa “interamente compresa nella delimitazione del Sito di Importanza Comunitaria IT3320007 Monti Bivera e Clapsavon, per il quale sono entrate in vigore le Misure di conservazione” già richiamate dalla Regione.
Tutto ciò considerato, lo scorso 7 febbraio il WWF ha inviato la richiesta al sindaco di Sauris di annullamento urgente di qualsivoglia autorizzazione impropriamente rilasciata alle società di motoslitte e in particolare per il transito all’interno del sito Monti Bivera e Clapsavon.
“Un appello – ha detto il vicepresidente e responsabile aree protette dell’associazione Guido Pesante - che il Comune ha bellamente ignorato, così come ignora ormai da anni i richiami dell’Ispettorato di Tolmezzo e i pareri inequivocabili dei servizi regionali, evidentemente nella certezza di non rischiare alcunché. È ora che qualcuno prenda dei seri provvedimenti, ad iniziare dal Corpo forestale regionale che ci aspettiamo provveda ai dovuti controlli e all’applicazione delle relative sanzioni”.
“Infine ci aspettiamo che qualcuno valuti se il comportamento del sindaco non sia penalmente perseguibile e ci riserviamo, nel caso il Comune perseveri nel non annullare le autorizzazioni, una segnalazione al Ministero dell’ambiente e alla Comunità europea per mancato rispetto delle Misure di conservazione”.
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