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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Crisi economica a Trieste: incontro al Ministero tra gruppo Lucchini ed enti locali

Produzione di ghisa e crisi economica a Trieste: incontro al Ministero tra gruppo Lucchini ed enti l

Trieste - Ad un mese dalla nomina del Commissario Straordinario, si è riunito martedì 22 gennaio a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico il tavolo di lavoro con l'impresa Lucchini, proprietaria della Ferriera di Servola, a Trieste, per fare il punto della situazione e delineare le prossime tappe.

All'incontro - presieduto dal sottosegretario Claudio De Vincenti - ha preso parte tra gli altri il commissario Straordinario Piero Nardi che ha rassicurato su due questioni preliminari: l'unitarietà degli impianti Lucchini e la tenuta occupazionale. Su quest'ultimo punto, Nardi ha manifestato la propria disponibilità, pur ribadendo l'impossibilità di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato, a trovare soluzioni compatibili dal punto di vista economico-finanziario.

De Vincenti ha apprezzato le modalità di un confronto che, con l'avvio dell'amministrazione straordinaria, ha fatto oggi registrare "novità nel contenuto e nei toni". Quindi ha affermato che il ministero seguirà la vertenza lungo due binari: da una parte il Tavolo Lucchini in quanto tale (che verrà riconvocato nell'arco di un mese, comunque prima della scadenza del Governo), dall'altra con confronti specifici dedicati a Piombino e Trieste, in attesa che sia pubblicato (data prevista, metà febbraio) il decreto che consentirà di incardinare questi siti come aree di crisi industriale complessa.

L'assessore regionale alle Finanze, Sandra Savino, ha espresso "soddisfazione" per l'esito dell'incontro. "Il governo ha infatti preso l'impegno di una rapida apertura dell'interlocuzione con i territori dove insistono gli stabilimenti Lucchini di maggiore dimensione - Piombino e Trieste - per il riconoscimento delle crisi industriali complesse e l'avvio della discussione sui processi di riconversione produttiva".

"Il governo - ha proseguito l'assessore Savino - ha inoltre riconosciuto la peculiarità del territorio triestino e il lavoro svolto a livello locale per individuare nuove traiettorie di sviluppo industriale, che, pure nell'unitarietà d'approccio che deve essere assicurata dal commissario nella gestione della crisi del gruppo Lucchini, caratterizzerà la discussione e l'impostazione del progetto di riconversione da costruire per l'area triestina".

"Ciò significa che il governo ha assicurato il proprio impegno e la disponibilità di risorse per superare la grave crisi manifatturiera in cui versa il territorio triestino - ha aggiunto - e anche per supportare nuovi progetti di investimento, nuove occasioni di occupazione e interventi di risanamento ambientale".

Per Savino, "Una volta approvato il Decreto ministeriale che regolerà il funzionamento del procedimento per la definizione delle crisi industriale complessa, il Ministero dello Sviluppo Economico convocherà il tavolo, presumibilmente entro la prima metà di febbraio per l'avvio della discussione che porterà all'accordo di programma previsto".

Da parte sua, l'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Trieste, Fabio Omero, presente all'incontro, ha espresso la sua soddisfazione: "Il Commissario straordinario di nomina governativa Piero Nardi ha illustrato la situazione generale del Gruppo Lucchini, ha posto l'accento sulla particolare situazione di difficoltà dello stabilimento triestino per il quale la revisione dei tariffari del Cip6 riducono gli incentivi alla produzione e mettono in ulteriore difficoltà le società Lucchini ed Elettra. E a tale proposito ha dichiarato che, alla luce di questo aggiornamento tariffario, il termine del 2015 sara' certamente anticipato", ha riferito l'assessore.

"Il Sottosegretario de Vincenti ha comunicato - prosegue la nota del Comune di Trieste - che per Trieste è stato predisposto il Decreto che riconosce lo status di "area di crisi industriale complessa" alla città; decreto che sarà portato già il prossimo 24 gennaio alla Conferenza Stato-Regioni".

"Poi si riunira' un tavolo specifico sull'industria prevedendo l'accordo di programma con la Regione e gli enti locali per affrontare la partita della dismissione dello stabilimento, della bonifica della zona e della re-industrializzazione dell'area di Servola. Il Gruppo Lucchini ha manifestato l'impegno ad accompagnare il processo di dismissione dell'impianto triestino - conclude la nota - mettendo in atto forme di integrazione degli ammortizzatori sociali, integrando così l'esistente protocollo di intesa".

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