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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Prepaliamoci, la carica del Marinelli invade lo Splendor con "L'avaro" e stende...Molière

La carica del Marinelli invade lo Splendor e stende...Molière

San Daniele del Friuli (Ud) - Quando ci si trova di fronte a un'opera famosissima e tante volte inscenata, la voglia di lasciarci il proprio segno sopra è alta. Altissima nel caso dei "Mattiammazzo", il gruppo teatrale del liceo Scientifico Marinelli di Udine, che ieri sera ha portato in scena allo Splendor, per il quinto appuntamento della rassegna "Prepaliamoci", un "Avaro" di Molière molto originale.

Per far fronte al numero altissimo di teatranti sul palco, ben 47!, il testo è stato rivisto, ampliato, tagliato, aggiungendo frammenti della vita dello stesso scrittore francese e personaggi strappati dal mondo decisamente più moderno della televisione. E la stessa storia diventa così una soap opera, tra equivoci e battute politicamente scorrette, che esce dalla scena per entrare in contatto con il pubblico.

Cleante ed Elisa sono due giovani, innamorati rispettivamente di Marianna e Valerio, che vorrebbero incoronare i propri sogni e sposarsi. Ma devono fare i conti con il padre Arpagone, vecchio spilorcio e avaro, appunto, come pochi altri al mondo: questo tiene al denaro più che alla famiglia e vede nel matrimonio unicamente un mezzo per arricchirsi. Per questo la figlia teme di dirgli i suoi sentimenti per l'amato, fedele servitore del padre, sapendo che le sue condizioni economiche determineranno la reazione del genitore.

Il figlio maschio, invece, vuole unirsi con la bella Marianna, ma il problema è dietro l'angolo e inaspettato: anche Arpagone vuole sposarla! La commedia degli equivoci è così al suo apice, alimentata dalla falsità del cuoco-autista Mastro Giacomo e dall'ironia dei mille format televisivi: da "Chi l'ha visto" a "Master chief", passando per "Uomini e donne" e "Superquark", che catapulta l'opera di Molière nel presente.

Quando Cleante sembra aver trovato l'arma perfetta per capovolgere la situazione a favore suo e della sorella, scovando il tesoro custodito dal padre, ecco il colpo di scena che fa morire, "quasi" letteralmente, (anche) il pubblico: con una grandissima prova interpretativa, palco e platea si uniscono, l'uno abbraccia l'altra per rendere omaggio alla grande figura di Molière.

Partiti un po' in sordina, con una recitazione che non ha soddisfatto completamente, i "Mattiammazzo" hanno portato in scena un adattamento veramente esilarante e in salsa piccante-pop.

Bellissime le parodie del panorama televisivo odierno, cariche di una critica a questo, privo di spontaneità com'è invece il teatro, e interessante la scelta di associare più attori per un personaggio: oltre alle ragioni di numero, permette di dar voce ai sentimenti più confusi e complessi dell'animo umano. E lo si capisce bene quando "gli" Arpagone, non trovando più i loro soldi, se la prendono con il pubblico, disperati nel loro amore morboso per il denaro.

Nonostante lo spettacolo abbia smarrito per un momento la sua storia, tra qualche citazione eccessiva, alla fine è riuscito a raggiungere gli spettatori al cuore, ponendoli di fronte al dualismo "soldi-sentimenti": una lezione che tornerà martedì 19, ore 21.15, al Palamostre di Udine per il Palio. Domenica 17 alle 20.30, invece, ci sarà l'ultimo appuntamento di "Prepaliamoci" allo Splendor, con la compagnia teatrale "Retroscena!" e il suo "I segreti della famiglia Brewster", tratto da "Arsenico e vecchi merletti" di Joseph Kesselring.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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