Appuntamento con la comicità a teatro con Paolo Rossi, i Papu ed altri attori satirici del Nordest
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Lunedì, 07 Gennaio 2013 19:41
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Pordenone - Sarà l'attore satirico Paolo Rossi, il 22 gennaio, con la conferenza burlesca "2 risate – In caso di crisi" ad avviare l'esperimento di comicità teatrale ideato dal Teatro Verdi di Pordenone. Lo affiiancheranno dieci attori, espressione del Nordest, affermati a livello nazionale, per la prima volta insieme: I Papu (Andrea Appi e Ramiro Besa), Pupkin Kabarett (Alessandro Mizzi, Stefano Dongetti, Laura Bussani), Mirko Artuso, Andrea Pennacchi, Laura Magni, Diego Carli e Anna Marcato. Dopo un mese, il 26 febbraio, di nuovo tutti sul palco per il nuovo spettacolo, originale, e travolgente: "2 risate – E il resto manca", che potrà anche attingere liberamente da testi e autori insospettabili.
Il progetto è stato presentato il 7 gennaio presso il teatro Verdi di Pordenone. Emanuela Furlan, direttore organizzativo e consulente artistico per la stagione di prosa, ha spiegato: "I due appuntamenti di quest’anno hanno in comune un tema, oltre che la squadra. E volendo restare legati alla contemporaneità, non potevamo che partire dal raccontare la crisi, o meglio le crisi, sociale, politica, economica, culturale, di coppia. Due appuntamenti che sono un rimedio certo, perché si sa che l’ironia, la battuta fulminante, la satira, insomma, il saper ridere dei cortocircuiti del vivere quotidiano, ha ormai una conferma scientifica del valore terapeutico".
“È importante – ha detto ancora Emanuela Furlan - sottolineare il termine progetto perché il percorso che precede i due appuntamenti sul palcoscenico è l’elemento fondante, il cardine, il segno distintivo dell’iniziativa, originale, se vogliamo ambiziosa, innovativa. Tutto nasce dalla valutazione che gli spettacoli legati al comico per la gran parte ricalcano gli schemi televisivi e sono costruiti con sketch dai tempi molto serrati e dall’uso quasi esclusivo dei tormentoni, una comicità quasi usa e getta. Per il palcoscenico tale formula diventa poco efficace; per il palco c’è la necessità di un testo, di una scrittura drammaturgica che regga non i solo i tre minuti di uno sketch, e naturalmente c’è la necessità del lavoro dell’attore e di una regia".
"Questa esigenza – prosegue - è diventata quindi il primo obiettivo del progetto: un recupero delle radici del comico, con l’artigianalità alta del Teatro, un recupero innestato sul quotidiano e la contemporaneità. Ma l’elemento di assoluta novità è che questo obiettivo non è una mera dichiarazione d’intenti, ma rappresenta, per chi partecipa, un impegno, lo scopo. I dieci artisti coinvolti non sono gli scritturati per una produzione, ma sono componenti partecipi, attivi, propositivi e si stanno misurando con un percorso di crescita che richiede condivisione, scambio di esperienze e di lavoro, volontà di sperimentare e mettersi in gioco anche in questo periodo non facile. Una sfida ambiziosa - conclude - che punta ad affinare e raffinare, alla qualità insomma, una sfida che vogliamo vincere e far crescere nel tempo”.
Biglietti (a 12 euro, ridotto 10) e abbonamenti (18 euro, ridotto 15) in vendita in Teatro dall’11 gennaio.