Enzo Favata e la Banda garibaldina di Monte Surdu sono a Udin&jazz
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- Categoria: Musica
- Pubblicato Martedì, 26 Giugno 2012 15:31
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Dopo lo splendido live di Chris Cornell, che ha felicemente inaugurato la settimana di Udin&Jazz in Castello sconfiggendo il maltempo e radunando 2000 spettatori, il festival propone mercoledì 27 giugno due performance davvero da non perdere: Enzo Favata e la Banda garibaldina di Monte Surdu (ore 19.00) e il quartetto del grande Dhafer Youssef. Non bisogna, inoltre, dimenticare il consueto Aperitivo Jazz di mezzogiorno all’Osteria alla Ghiacciaia, con il Duo Giangaspero Moskovsky, e l’Afterhour post-concerto alla Casa della Contadinanza. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno a ingresso libero.
Il progetto Os caminhos de Garibaldi, che vede coinvolti sette musicisti e una voce narrante, prende le mosse dall’omonimo volume trovato dal sassofonista Enzo Favata in una biblioteca di Rio de Janeiro. Da qui l’idea di narrare la vita sudamericana di Garibaldi in maniera poco ortodossa, tra racconto orale e improvvisazione jazzistica, lavorando su diversi materiali (come arie d’opera o motivi popolari dell’Ottocento) in una miscela di suoni contemporanei dentro cui pulsano ritmi del candombe e del maracatù brasiliani ed echi della tradizione italiana.
Il gruppo è composto da Alfonso Santimone (pianoforte), che firma assieme a Favata musiche e arrangiamenti, Danilo Gallo (contrabbasso), U.T. Gandhi (batteria), Filippo Vigato (trombone), Giancarlo Schiaffini (trombone) e Flavio Davanzo (tromba), oltre ovviamente dallo stesso Favata, impegnato sia al sax che al clarinetto basso.
Dal Sudamerica di passa, quindi, alla Tunisia: Dhafer Youssef è nato, infatti, a Teboulba, dove ha assorbito e affinato le sue influenze musicali frequentando la Scuola Coranica. Diventato muezzin prima di avere denaro sufficiente per acquistare il suo primo oud, a 19 anni ha deciso di trasferirsi a Vienna, incontrando il percussionista austriaco Gerhard Reiter che lo ha presentato a Toni Burger e ad altri musicisti della scena viennese. Il resto, come si dice, è storia. La storia di un artista davvero straordinario, simbolo delle migliori contaminazioni fra Oriente e Occidente, tra lirismo arabo e anarchia jazz.
Spalleggiato da Kristjan Randalu (pianoforte), Chander Sardjoe (batteria e percussioni) e Phil Donkin (basso), Youssef regalerà al pubblico le perle del nuovo album Abu Nawas Rhapsody, dove troviamo – come scrive la stampa specializzata - «la caratteristica combinazione di molti strati energetici nel flusso ritmico, insieme a un senso di calma e serenità: un mix davvero speciale di elementi musicali e talento creativo che produce un orizzonte sonoro nuovo e originale nel regno della fusion».
Udin&Jazz, organizzato per la ventiduesima volta da Euritmica, proseguirà giovedì 28 giugno con altri appuntamenti da non perdere: il meeting per “addetti ai lavori” intitolato Ground Zero – Jazz: riflessioni e prospettive, il live pomeridiano del duo Rangel-Boltro e la prima assoluta del progetto Monk ‘n’ Roll di Francesco Bearzatti, che sarà preceduta dalla visione di Italia-Germania sull’apposito megaschermo allestito in Castello! Ingresso libero.
e Per qualunque informazione, telefonare al numero 0432 1744261, consultare il sito ufficiale (www.euritmica.it) o iscriversi alla pagina ufficiale (www.facebook.com/UdineJazz).