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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

A Monfalcone Jonathan Biss, "musicista pensante" della New Generation

A Monfalcone Jonathan Biss,

Monfalcone - La stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, lunedì 27 gennaio alle ore 20.45, con il concerto del giovane pianista Jonathan Biss, primo e unico americano a essere scelto per il programma “New Generation Artist” della BBC.

Forte di numerosi riconoscimenti (Gilmore Young Artist Award nel 2002, Avery Fisher Career Grant, Borletti-Buitoni Trust nel 2003, per citarne soltanto alcuni), Biss ha costruito una prestigiosa carriera internazionale grazie ai suoi concerti in Nord America e in Europa e alle sue registrazioni per EMI e per ONYX, con cui ha intrapreso il progetto dell’integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven (che eseguirà anche in concerto nei prossimi nove anni).

Biss è un musicista di rara integrità artistica, nella linea della grande tradizione di Serkin, Schnabel e Fleisher. Di lui il New York Times scrive: “è uno dei musicisti pensanti più seri della sua generazione”. Lo conferma il programma che presenta al Comunale, con due Sonate di Beethoven (la op. 90 e la op. 53 “Waldstein”) e altre pagine da Chopin (fra cui i Due Notturni op. 62), Kurtág e Brahms.

Il concerto si apre nel segno di Brahms con l’esecuzione dei Quattro Klavierstücke op. 119, le sue ultime pagine pianistiche per proseguire con una selezione da Jatekok (Giochi) di György Kurtág, un’opera – nelle parole del compositore ungherese – “suggerita dal bambino che si dimentica di se stesso mentre suona; quel bambino per il quale lo strumento è ancora un gioco”, che propone quindi un uso quasi liberatorio della tastiera.

Di Fryderyk Chopin, Biss presenta i Notturni in si maggiore e in mi maggiore dell'op. 62, che appartengono all'ultima produzione chopiniana, e la Polonaise-Fantaisie op. 61 alla quale si ricollegano stilisticamente: pagine che riflettono una delicatezza e un’intimità tipiche del lirismo nobile e puro del compositore.

A chiudere il concerto monfalconese sono due Sonate di Beethoven. Scritta nel 1814 dopo un periodo di astinenza dalla produzione per pianoforte solo, nell’anno in cui il compositore partecipa a quella fase di patriottismo molto sentita a Vienna dopo la caduta di Napoleone, la Sonata op. 90, nella quale per la prima volta le indicazioni dei movimenti sono in lingua tedesca, riflette non soltanto l'orgoglio nazionale ma anche la temperie romantica, che gli fa ritenere i vecchi termini italiani buoni per l'inquadramento dinamico generale e preferire la lingua madre per tutto ciò che attiene l'anima della composizione.

La op. 53 “Waldstein” (dal nome del dedicatario, protettore del giovane Beethoven e poi suo amico), pubblicata nel 1805, è una sonata virtuosistica con alcuni passi, specie nel finale, particolarmente difficili, di cui è stato scritto: “è un pezzo al di sopra delle forze d'un sol uomo, e si vorrebbe vedere, ad ogni fermata, un pianista fresco che faccia il cambio dei cavalli”.

I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro (da lunedì a sabato, ore 17-19), l'agenzia Ticketpoint di Trieste, la Libreria Antonini di Gorizia, l'ERT di Udine e on line sul sito www.pointticket.it. La Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche.

(In apertura Jonathan Biss in una foto di Benjamin Ealovega)

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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