Associazione Mozart: giovanissime interpreti per un repertorio impegnativo. Doppia intervista
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- Categoria: Musica
- Pubblicato Giovedì, 09 Maggio 2013 11:26
- Scritto da Roberto Calogiuri
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Trieste – Prosegue la serie di concerti organizzata dalla sezione triestina dell’Associazione Mozart Italia con il patrocinio di MIB School of Management. Binomio fortunato, questo tra i due enti, già felicemente rodato e costituito sulla comune attenzione per la cultura musicale e per gli artisti emergenti.
L’appuntamento è per l’11 maggio ed è doppio: alle ore 11 a Trieste, presso il salone del palazzo Ferdinandeo, Largo Caduti di Nasirya 1. Nel pomeriggio alle 18 il concerto sarà replicato a Udine, nella sede AMI ospitata dal Liceo Europeo "Collegio Uccellis", nel centro storico della città, all’interno del Monastero di via Santa Chiara.
Anche questa volta, dunque, la qualità della proposta concertistica si unisce alla giovane età dei musicisti che si affacciano al mondo della professionalità. E anche questa volta il concerto è offerto gratuitamente alla cittadinanza.
“Non solo Mozart” è il titolo dell’evento del prossimo sabato. E due fanciulle sono i giovani talenti che si esibiranno in questo tour regionale: Francesca Temporin, 16 anni, da Roveredo, al violino - per la precisione un Carlo Antonio Testore del 1756. Al pianoforte Kim Fabbri, 22 anni, da Cesena.
Entrambe vantano una formazione e un curriculum che permetterà loro di proporre tre musicisti impegnativi. Il programma, infatti, prevede la Sonata per violino e pianoforte KV 454 di Mozart, la Sonata per violino e pianoforte op. 30 n.3 di Beethoven e la Sonata per violino e pianoforte op. 108 n. 3 di Brahms.
Fa piacere notare che, in momenti così difficili per la cultura – e non solo quella musicale – i giovani che si dedicano a questa attività non sono una specie in via di estinzione, né strani o indecifrabili fenomeni.
Per sapere quale personalità ci sia dietro una carriera agli esordi, non c’è altro mezzo che curiosare nella vita privata di queste due promesse della musica da camera che hanno risposto con freschezza e schiettezza alle nostre domande.
A quanti anni hai iniziato a studiare il tuo strumento?
Kim: Ho iniziato a studiare pianoforte all’età di 4 anni. Mi ricordo benissimo il primo giorno di lezione. A quell’età non avevo un vero e proprio desiderio di suonare. A volte mi pesava solo pensare che avrei dovuto dedicarci del tempo.
Francesca: Ho cominciato a suonare il violino all'età di quattro anni.
C’è una persona in particolare che è stata decisiva?
Kim: E’ stata mia madre a spingermi verso il mio strumento. Amava la musica da sempre, aveva studiato sia pianoforte sia flauto traverso. Voleva una figlia che facesse qualcosa di bello, qualcosa che gratifica le persone. La ringrazio ancora per questo.
Francesca: Sono stati i miei genitori a prendere la decisione di farmi studiare musica. Avevano notato che la musica mi piaceva molto e che spesso cantavo, fin da piccolissima. Poi ho scelto io di continuare.
Come definiresti la tua attività? Un mestiere, una passione..?
Kim: La mia attività è sicuramente una passione che sta cominciando a diventare un mestiere. Il sogno di tante persone è sicuramente quello di poter fare un lavoro piacevole e soprattutto gratificante. Il mio sogno è di fare la musicista.
Francesca: Per me la musica è una passione che voglio trasformare nella mia professione, ma credo che essere musicista sia soprattutto uno stile di vita.
Fin ora ritieni di aver rinunciato a qualcosa per la musica?
Kim: Qualche anno fa mi sono scontrata con questi piccoli problemi più volte: non potevo uscire perché il giorno dopo avrei avuto un concorso. Inizialmente pesa, ma poi cominci a farci l’abitudine e a capire che è la cosa giusta da per fare bene quello che ti piace. A quel punto non pesa più.
Francesca: Studiare musica è difficile, impegna moltissimo mentalmente e fisicamente. Rinunce al tempo libero? Sì e tante... Però non posso dire che mi abbia impedito di fare altre cose. Come gli altri ragazzi della mia età vado a scuola, esco con gli amici. Ci sono molti pomeriggi in cui sto a casa e studio per ore. Ma poi arrivano anche tante soddisfazioni che pochi miei coetanei possono dire di avere. Per questo mi sento molto fortunata.
A cosa assolutamente non rinunceresti per la musica?
Kim: Non mi viene in mente niente. Immaginare la mia vita senza musica mi risulta davvero difficile. E’ ciò che mi fa stare bene più di qualsiasi altra cosa.
Francesca: Nella mia vita la musica è al primo posto. Non rinuncerei però ad avere una vita privata e a farmi una famiglia.
Che rapporto hai con la musica leggera?
Kim: Sono convinta che la musica sia musica quando è bella musica. E’ bella quella musica che ti fa stare bene. Io apprezzo anche la musica leggera. Mi sono dedicata totalmente alla musica classica solo recentemente, mentre prima prediligevo l’ascolto di altri generi.
Francesca: La musica leggera mi piace, la ascolto volentieri, però abbastanza distrattamente. Preferisco decisamente la musica classica che è più complessa ma anche più coinvolgente.
Qual è il tuo cantante, gruppo o genere preferito?
Kim: Il mio gruppo preferito fin da quando avevo 13 anni sono i Beatles. Mi piacciono le loro atmosfere, i loro pezzi a volte così completamente diverse e loro quattro in generale. Prediligo il pop-rock e il rock anni ’70… Pink Floyd, The Doors, Genesis, Neil Young e Led Zeppelin.
Francesca: Ascolto un po' di tutto senza interessarmi a qualche genere o a qualche cantante o gruppo in particolare. Dipende dal momento e da cosa passa in radio…
Qual è il tuo rapporto con la lettura?
Kim: Amo la lettura fin da quando ho imparato a leggere. Ho letto sempre tantissimo. Fino a qualche anno fa ero sempre con un libro in mano nei momenti di pausa e terminavo un gran numero di libri anche solo in un mese. Ora ho tanti impegni e mi riesce difficile leggere molto. Leggo soprattutto nei lunghi viaggi in treno che a volte devo fare.
Francesca: La lettura mi rilassa e mi piace molto. Ultimamente ho letto alcuni romanzi di formazione, soprattutto di autori contemporanei.
Che libro stai leggendo?
Kim: Il libro che sto leggendo ora è “Anna Karenina” di Lev Tolstoj. Mi ci sto dedicando da un po’ perché purtroppo non ho molto tempo, ma appena mi ci tuffo è capace di farmi immedesimare immediatamente.
F.: Sto leggendo "Il peso della farfalla" di Erri De Luca. Tra gli ultimi letti "Seta" di Baricco e "Fai bei sogni" di Massimo Gramellini.
Qual è il tuo autore preferito?
Kim: Prediligo i gialli soprattutto di Agatha Christie, l’umorismo inglese di Nick Hornby, il cinismo di Irvine Welsh e i classici più famosi.
Francesca: Uno scrittore che mi piace molto è Niccolò Ammaniti. Anche Hermann Hesse, un autore straordinario.
Oltre a suonare, a cosa ti dedichi?
Kim: Uno dei miei passatempi preferiti, che ormai posso definire una vera e propria passione, è sicuramente il cinema. I registi che prediligo sono Quentin Tarantino e Stanley Kubrick. Fra le ultime uscite ho apprezzato moltissimo “La migliore offerta” dell’italiano Tornatore.
Francesca: Fino a un paio di anni fa andavo a sciare, anche perché abito in montagna, vicino alle piste della Polsa. Ho smesso perché ho poco tempo e ho paura di infortunarmi. Nel tempo libero mi piace uscire con i miei amici e andare al cinema, magari a vedere un film comico.
Cosa pensi della “rete”?
Kim: Fra i vari social network possiedo solo un profilo in facebook. Trovo che sia utile per rimanere in contatto con gli amici o per organizzare eventi e renderli più visibili.
Francesca: Credo che internet sia essenziale oggi, per trovare informazioni e scambiare opinioni, ma anche per mantenere i contatti con persone anche molto distanti. Con facebook, per esempio. Non ne sono ''dipendente'' ma comunque lo uso tutti i giorni, anche solo per cinque minuti.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Kim: Il mondo di oggi è molto difficile per i musicisti. Spero che piano piano si ricomincino a sensibilizzare le persone verso la musica e che si ricominci a darle il valore che merita.
Francesca: Non so cosa aspettarmi dal futuro. È difficile fare previsioni. Le notizie di attualità non sono confortanti. Spero che quando sarò adulta questo periodo di grave crisi, soprattutto di valori e di idee, sia superato. Io intanto continuo a studiare e a impegnarmi per diventare una brava musicista.
Come sarebbe il mondo senza musica?
Kim: Nietzsche diceva: “Senza musica la vita sarebbe un errore.”
Francesca: Non posso concepire un mondo senza la musica. La musica esprime tutta quella gamma di emozioni e situazioni che le parole non riescono nemmeno ad avvicinare. Un mondo senza la musica sarebbe vuoto... La musica è la mia certezza. Senza la musica non sarei io.