Per la prima volta all'interno della Risiera di San Sabba viene messa in scena un'opera lirica
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- Categoria: Musica
- Pubblicato Venerdì, 21 Settembre 2012 17:40
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - "L'Imperatore di Atlantide, ovvero il rifiuto della Morte" è la prima opera lirica che varcherà il cancello della Risiera di San Sabba a Trieste, l'unico ex campo di concentramento nazista in Italia, per essere rappresentata al pubblico con ingresso libero giovedì 27 settembre, alle ore 21.00.
L'evento è stato presentato venerdì 21 settembre presso il Caffé San Marco, alla presenza dell'assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti, che ha sottolineato l'assoluta novità di un'iniziativa che assume la tripla valenza di evento sociale, culturale e turistico "in quanto a Trieste - ha spiegato - si viene prima di tutto per respirare storia e bellezza di questa città che è unica nel suo genere in Europa".
"Der Kaiser von Atlantis" è il nome originale in tedesco dell'opera, composta nel ghetto di Theresienstadt da Viktor Ullmann. Si tratta dell’opera più importante di Ullmann e rappresenta l’espressione più alta dell’elaborazione artistico-musicale che vide protagonisti compositori e musicisti collaboratori di Janacek, Schönberg, Zemlinsky, i quali si trovarono coinvolti nel terribile inferno che furono Terezin, Birkenau, Auschwitz.
La versione italiana de "Der Kaiser von Atlantis" sarà diretta da Davide Casali per la regia di Lino Marrazzo. "L'idea di metterla in scena - ha commentato Casali - nasce dalla volontà di far conoscere la Shoah attraverso l'arte e la cultura. La musica diventa così salvazione contro le violenze perpetrate dai nazisti nei ghetti e nei lager. La memoria dell'esperienza nei campi di concentramento - ha concluso - deve rimanere qualcosa di vivo, un monito costante ed una spinta profonda a mantenere desta l'attenzione"
Solo una parte del lavoro di Viktor Ullmann fu ritrovata. Prima dello scoppio della guerra scrisse circa quaranta lavori, la maggior parte orchestrali, composizioni da camera e pianoforte e due opere. Anche i suoi lavori letterari e approssimativamente venti frammenti delle sue composizioni quasi finite o complete scritte a Theresienstadt sono stati preservati.
Dai tardi anni ’70 la musica di Ullmann ha goduto di un nuovo, vivo interesse. La sua opera da Theresienstadt, scritta su un libretto di Peter Kien e chiamata con il titolo vagamente sovversivo "Der Kaiser von Atlantis" (L’imperatore di Atlantide) op. 49, è stata messa in scena numerose volte da allora, così come le sonate per pianoforte, i quartetti per corde di Theresienstadt e le canzoni.
Con i pochi mezzi a disposizione, a Theresienstadt Ullmann ed alcuni altri suoi colleghi riuscirono a mettere insieme una serie di spettacoli. Questo lo incoraggiò a comporre Der Kaiser von Atlantis, leggenda, come lui stesso la definiva, in quattro scene. Il libretto si deve a Peter Kien, anch'egli suo compagno di prigionia.
La vicenda vede protagonista Überalles (dappertutto), Imperatore di Atlantide, che ha deciso di scatenare una guerra globale. Ma la morte, per protestare contro questa follia, si rifiuta di compiere il proprio dovere. Gli uomini non muoiono più e Überalles è disperato. Convince la morte a riprendere il suo lavoro, ma il primo cliente sarà proprio lui.
Apologo disperato sulla violenza e sulla guerra, l'opera musicalmente risente del clima culturale tra le due guerre, in un mix tra lo sperimentalismo e l'espressionismo. L'opera, recuperata in circostanze fortunose, fu rappresentata per la prima volta nel 1975 ad Amsterdam.