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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Tir Corridoio 5 il nuovo Film di Alberto Fasulo

Tir Corridoio 5 il nuovo Film di Alberto Fasulo

UDINE/LUBIANA - Dopo i tanti riconoscimenti di “Rumore Bianco”, documentario poetico sul Tagliamento, il regista Fasulo stupisce con una nuova singolare impresa cinematografica on the road fatta di sensibilità,  studio e ricerca riparte sotto ogni punto di vista.

Sono partiti all’alba, da Lubiana, che nella finzione sarà Spalato, a bordo di un camion. In cabina: un camionista/attore, un regista/sceneggiatore e due fonici pronti a cogliere, nell’immediatezza, il suono vero della strada e, sul cammino, il battito di tutte le sue umanità… Inizia così la nuova avventura di regia di Alberto Fasulo che  si pone come obiettivo il ritratto – disegnato con una macchina da presa ultramobile e leggera- non più di un luogo stanziale, com’era il fiume friulano con le sue tradizioni e le sue movenze arcaiche, ma un luogo di passaggio, un “non luogo” dell’anima e anche una delle arterie del traffico internazionale più importanti del Sud Europa, seppure mai potenziata a dovere.

Sottoforma di un enorme cantiere, quel corridoio connette Lisbona con Kiev, quell’asse autostradale getta un ponte tra i Paesi della Comunità Europea e quelli dell’Europa Orientale – dove l’Europa non è ancora arrivata - e, attraversando Portogallo, Spagna, Francia, Austria, Slovenia, Croazia raggiunge la capitale dell’Ucraina.

Per raccontare quella strada, Fasulo - dopo 4 anni di ricerche condotte in solitaria, letteralmente e fisicamente on the road, a contatto con sconosciuti, a bordo di autocarri, autoarticolati e tir oltrepassando i confini a Est e Ovest- si concentra quindi sulla figura di un camionista, invece di rischiare la dispersione con un racconto corale.

Da più di cinque anni la maggior parte delle ditte dell’Ovest si stanno dislocando a Est e per abbassare il costo del lavoro assumono camionisti dell’Est disposti ad accettare stipendi sempre più bassi purché comunque superiori a quelli che guadagnerebbero a casa loro.

E quel che accade nella vita di Zeljko, un professore di fisica che decide di lavorare sulla strada e dietro a un volante per una ditta di Verona.

«Zeljko – racconta Fasulo - è diventato un amico, con lui è cresciuto un rapporto di profondo rispetto. Zeljko però non ama comparire, non ama mettersi in discussione davanti alla telecamera; per l'amicizia e per il suo diritto alla privacy, ho capito che per raccontare cinematograficamente fino in fondo questa storia come la sento, la forma del documentario per questo progetto non è più sufficiente. Non mi avrebbe permesso di scendere in profondità nell'esistenza di Zeljko, e nella comprensione della sua scelta di vita. Ho capito che sarebbe stato necessario utilizzare la forma della “ricreazione”, anzi della creazione di una finzione capace dʻinventare una nuova verità ».

L’attore che dà un volto nuovo a Zeljco – seppure rimanendo fedele alla sua anima – è Branko Završan (di origine slovena, già interprete di No Man’s Land di Danis Tanović e Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, Leone d’Oro a Venezia nel 1990).

Branko sarà “attore senza recitare”. Accettando la sfida di diventare ed essere camionista per davvero e per sei lunghi mesi, Branko ha preso la patente prevista dal codice della strada e si è fatto assumere dalla ditta reale di Verona presso la quale tanti altri guidatori dell’Est prestano servizio.

La sua storia è quella di un sopravvissuto alla guerra e alla reclusione in un campo di concentramento. Alla fine del conflitto che ha investito la Jugoslava agli inizi degli anni '90, Branko decide di lasciare il suo posto di lavoro d'insegnate di matematica, per emigrare in Italia e fare il camionista. Da oltre 15 anni trasporta merci da un capo allʼaltro dellʼEuropa per una ditta di autotrasporti internazionali. Trascorre 25 giorni al mese su un camion dentro al Corridoio 5, prima di tornare dalla famiglia a Spalato e trascorrere meno di una settimana in compagnia della moglie e di tre figlie che ha visto crescere di sfuggita.

La piccola troupe che oggi ha acceso il motore e viaggia, da stamane, sulle strade d’Europa ripercorrerà tra finzione e realtà le tappe di questa vita, rivivendole e re-iventandolein diretta.

E in diretta si potranno seguire gli spostamenti della troupe grazie a un miniblog che i protagonisti di questa avventura aggiorneranno day by day su http://tirilfilm.tumblr.com/.

TIR – CORRIDOIO 5di Alberto Fasulo è prodotto dalla Faber Film (L’estate di Giacomo) gode del sostegno del Fondo Regionale dell’Audiovisivo del Friuli VG e sarà distribuito dalla Tucker Film.

 

 

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Capo redattore: Tiziana Melloni
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