A dicembre a Trieste l'anteprima nazionale del film di Salvatores "il ragazzo invisibile"
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Venerdì, 07 Novembre 2014 17:11
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - "Il ragazzo invisibile", il film di Gabriele Salvatores ambientato a Trieste, sarà in anteprima nazionale il 9 dicembre proprio nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia.
L'annuncio è stato dato il 7 novembre a Trieste nel corso di un incontro organizzato dalla Friuli Venezia Giulia Film Commission, alla presenza della presidente della Regione, Debora Serracchiani. Il valore economico per il territorio della produzione di Indigo Film ha generato un indotto di 2,6 milioni di euro.
Il film, accompagnato da un romanzo e da un fumetto, debutterà nelle sale il 18 dicembre. Ha per protagonista Michele (Ludovico Girardello), un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui.
Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile.
"Abbiamo girato tutto il film a Trieste - ha raccontato Gabriele Salvatores in un'intervista pubblicata su "Coming Soon" - che è una città unica, una specie di Vienna sul mare, abituata agli stranieri, surreale, difficilmente identificabile e la base degli Speciali l'abbiamo ambientata nell'Ursus, questa strana chiatta con una torre che loro chiamano la Tour Eiffel di Trieste.
C'era la bora che soffiava a 150 km all'ora e una volta Ludovico nelle scene in bicicletta doveva andare lungo il molo e fermarsi prima del mare ma col vento a favore non riusciva a frenare, tutta la troupe si è messa davanti per fermarlo. Non lo dimenticherò mai!"
"Con questo film - afferma Salvatores - abbiamo messo il dito in una piaga del cinema italiano: perché non si fanno film fantasy e film per ragazzi? Non c'è questa tradizione e bisognava provarci. In Italia siamo cresciuti col concetto di realismo, i nostri due maggiori romanzieri sono Verga e Manzoni, questo ha molto influenzato la nostra cultura, ma i nostri tre sceneggiatori sono cresciuti con altri immaginari e quindi non si può stare fermi, ma bisogna aprire nuove porte".
"Il nostro film appartiene a quello che ormai è un genere come il giallo o il western, quello dei supereroi. L'Odissea per me è il primo romanzo fantasy della storia, nella mitologia ci sono un sacco di supereroi, gli americani sono bravi a prendere le cose e a renderle molto fruibili. Nel nostro caso abbiamo provato a raccontare una storia di supereroi però da italiani, dove l'invisibilità è quasi un potere dell'anima. Credo che tutti abbiamo desiderato o avuto paura di essere invisibili a un certo punto della nostra vita. È l'altro lato del potere".
(Foto di Claudio Iannone da www.ilragazzoinvisibile.it)