Alle “Giornate del Cinema Muto” il primo film su Giuseppe Verdi nel giorno del bicentenario della nascita.
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Mercoledì, 09 Ottobre 2013 17:07
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Pordenone - Continua la rassegna delle “Giornate del Cinema Muto”, giunta alla sua 32a edizione (dal 5-12 ottobre), con la proiezione del primo film italiano dedicato a Giuseppe Verdi: Giuseppe Verdi nella vita e nella gloria di Giuseppe De Liguoro, alle ore 18.20 giovedì 10 ottobre al Teatro Verdi di Pordenone.
Uscito esattamente 100 anni fa, restaurato al laboratorio “L'immagine ritrovata” di Bologna su materiali della Cineteca Nazionale e della Cineteca del Friuli. Nella produzione italiana dell’epoca, il genere biografico non era molto praticato e De Liguoro adotta una struttura a siparietti, con scene ed episodi privi di continuità narrativa, volti all’illustrazione di momenti salienti della vita e della carriera del personaggio illustrato. Il film su Verdi era un progetto notevolmente ambizioso e a tutt’oggi rimane l’unica produzione della milanese Labor Films che chiuse i battenti subito dopo. Per il film su Verdi la sceneggiatura prevedeva la suddivisione in un prologo e quattro epoche diverse, corrispondenti agli anni dell’infanzia, della formazione, dei maggiori successi professionali e infine della vecchiaia. Di queste diverse parti nella copia attuale sono sopravvissute solo il prologo e il racconto della prima epoca; per il resto ci si affida alle poche inquadrature rimaste e a fotografie fisse. La sceneggiatura è molto prolissa nel prologo, risultano invece convincenti e ben caratterizzati i personaggi di contorno e soprattutto il lavoro dello scenografo nella ricostruzione della Busseto e della Milano del primo Ottocento.
Protagonista della serata, a partire dalle 20.30, è Ichiro Kataoka, ultimo benshi, attore che accompagnava le proiezioni del cinema muto commentando lo sviluppo della vicenda sullo schermo e dando voce a tutti i personaggi. A Pordenone il benshi commenterà alcuni frammenti di film giapponesi, la commedia di Buster Keaton The Blacksmith e uno dei primi esempi di cinema lesbico, Fukujuso di Jiro Kawate del 1935. Il film è tratto da un romanzo della scrittrice Yoshiya Nobuko (1896-1973) i cui libri trattavano di passioni adolescenziali e di amori tra ragazze, restando comunque sempre in un ambito squisitamente platonico. Oggi è un simbolo delle femministe giapponesi e la sua casa un museo aperto per il pubblico solo pochi giorni all’anno per gli ammiratori della scrittrice.
Da segnalare infine nel programma della giornata due adattamenti del celebre romanzo di Maxim Gorky, La madre. La prima risale al 1920 con la regia di Aleksandr Razumnyi; la seconda è il capolavoro di Vsevolod Pudovkin del 1926, un classico del cinema sovietico, che a Pordenone viene presentato nell’ambito della rassegna “Il canone rivisitato”.
Per venire incontro alle numerosissime richieste, sono state fissate due proiezioni straordinarie di Too Much Johnson di Orson Welles aCinemazero giovedì 10 ottobre alle ore 20 e alle 21.30. I biglietti si possono fare sul posto (costo 10 euro, soci e ridotti 7,50).