Oltre il filo per non dimenticare
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Martedì, 15 Gennaio 2013 18:57
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Gemona – Vogliamo segnalare questo evento, legato alla proiezione di questo documentario “Oltre il filo” del regista e produttore friulanoDorino Minigutti, che sarà a Gemona martedì 22 gennaio per accompagnare la proiezione del documentario (2011) al Cinema Teatro Sociale alle 21. Proposta della Cineteca del Friuli nell’ambito del Circuito Cinema.
Oltre il filoriapreuna pagina dimenticata della storia della seconda guerra mondiale, l’attività in Italia – tra il 1942 e l’8 settembre del ’43 – dei campi di concentramento, alcuni dei quali destinati a raccogliere quasi esclusivamente deportati di origine slovena e croata provenienti dalle zone occupate dall’esercito italiano. In migliaia vi morirono di stenti e di fame, e molti fra coloro che riuscirono a tornare a casa non trovarono che macerie.
La ricerca di Minigutti ricostruisce gli eventi storici, dall’ingresso delle truppe italiane a Lubiana nell’aprile del 1941 alle violenze – incendi, fucilazioni, deportazioni in massa – perpetrate dai soldati nei villaggi occupati, e si concentra in particolare sul campo friulano di Gonars, dove le vittime furono più di 400, di cui 71 bambini sotto l’anno di età. Come gli altri campi di prigionia italiani, quello di Gonars fu smantellato alla fine della guerra e le uniche tracce ancora visibili sono delle latrine di cemento in un campo di mais.
Il documentario è un dolente quanto necessario viaggio nella memoria, realizzato con l'aiuto di disegni e dei temi scolastici scritti al rientro in patria dai bambini sopravvissuti, in cui si avverte tutto l’orrore dell’esperienza infantile dell’internamento. Ai racconti di ieri si affiancano le testimonianze di oggi, con le voci ormai anziane degli ex-bambini superstiti e i ricordi di chi abitava vicino al campo.
La riflessione non si ferma alla seconda guerra mondiale ma –ancora con il supporto dei disegni di bambini bosniaci degli anni ’90 e di bambini del Medio Oriente e del Darfur – si estende ai conflitti che hanno continuato a ignorare anche nel recente passato e nel presente la fragilità e il diritto di tutela dell’infanzia.
Prodotto da Agherose, Immaginaria, Zavod Kinoatelje e Focus-Media, il film è stato cofinanziato dal Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, il Ministero della Cultura sloveno, il Fondo per l’Audiovisivo della Croazia, il Comune di Gonars, le città di Rijeka e Kastav. Hanno inoltre contribuito la sede regionale della RAI e le TV nazionali slovena e croata. Una co-produzione di Italia, Slovenia e Croazia.