La Nave Cavour, portaerei e vero ospedale viaggiante in grado di agire nelle calamità. Le foto
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- Pubblicato Mercoledì, 05 Novembre 2014 23:31
- Scritto da Stefano Savini
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Trieste - La portaerei Cavour, anche questa presente alla cerimonia sul fronte acqueo davanti a piazza Unità, è una della unità tecnologicamente più avanzate e moderne della Marina.
La Cavour, costruita da Fincantieri, è entrata in servizio il 10 giugno 2009. Nave Cavour, a differenza di altre unità della flotta, è stata concepita con una capacità duale: è in grado, cioè, di compiere missioni di natura non militare, soprattutto in caso di calamità.
La portaerei può imbarcare un completo comando della Protezione Civile e garantire energia elettrica, acqua potabile, pasti caldi e supporto sanitario, oltre che a fungere come snodo di smistamento dei soccorsi.
Ecco un'ampia galleria fotografica degli interni della nave:
Il vantaggio, già sperimentato in altri interventi della Marina Militare degli ultimi anni, è quello di poter agire dal mare, indipendentemente dallo stato delle infrastrutture della zona sinistrata.
Per i velivoli vi è un hangar interno ,dove alloggiano circa una ventina fra aerei a decollo verticale ed elicotteri strategici e di soccorso.
Per le emergenze, il Cavour può dispiegare a terra, grazie agli aeromobili, un centro di assistenza per 250 persone e può aiutare nell'evacuazione della popolazione civile con 700 posti letto. L'infermeria è altresì dotata di due sale operatorie complete, che possono operare in contemporanea per gli interventi più complessi, accogliendo all'occorrenza personale medico civile.
Nell'area ospedaliera vi è un'attrezzatura per il riconoscimento dei traumi da guerra e da incidenti, con una quarantina di posti letto di cui una decina di letti isolabili in caso di attacchi chimici, una sala disinfestazione ed antibatterica, attrezzature diagnostiche per il monitoraggio delle gravidanze.
La prima missione operativa del Cavour, al comando del capitano di vascello Gianluigi Reversi, ha avuto luogo il 19 gennaio 2010 ad Haiti, allo scopo di recare aiuto alla popolazione colpita dal catastrofico terremoto.
Si è trattato di un'operazione congiunta tra le forze armate italiane e quelle brasiliane. Il dispositivo nazionale interforze, che ha preso parte all'operazione, denominata "White Crane", risultava composto da quasi mille unità di personale tra militare e civile e con circa 200 tonnellate di viveri.
È stata impegnata attivamente anche nell'ambito dell'operazione “Mare Nostrum”, che come noto ha visto trarre in salvo complessivamente 140 mila esseri umani, 100 mila dei quali proprio dalla Marina Militare Italiana.
(Credits: Stefano Savini. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte)