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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Un'illustratrice Premio Nastro D'Argento per le copertine di Safarà Editore

Un'illustratrice Premio Nastro D'Argento per le copertine di Safarà Editore

Laura Pizzato, illustratrice 28enne di Pordenone, le cui illustrazioni sono state selezionate da Safarà Editore per diventare copertine, con il suo corto d'animazione "Migrar" ha ottenuto la menzione speciale al Premio Nastro D'Argento per la sezione animazione, Premio cinematografico di interesse culturale nazionale assegnato dal 1946 dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI).
Alcune sue illustrazioni realizzate con la tecnica dei pastelli a olio - la stessa utilizzata per le 500 illustrazioni che compongono il cortometraggio d’animazione premiato - diverranno presto le cover delle nuove pubblicazioni della casa editrice di Pordenone Safarà Editore: "Una ragazza lasciata a metà", pluripremiato romanzo della scrittrice irlandese Eimear McBride e "Terreni" dell’islandese Oddný Eir, vincitore dell’European Union Prize for Literature.

Già precedentemente Safarà Editore aveva fatto da talent scout a un artista emergente di origini friulane come Emi Haze, che ha realizzato le copertine di "Panic" e  di "Ragazze che scompaiono" di Lauren Oliver (uscito lo scorso maggio sempre per Safarà Editore). Emi Haze è stato selezionato poi da Adobe Photoshop, la quale per realizzare "Dream On", il video di celebrazione in occasione dei suoi 25 anni.


 «Nelle mie illustrazioni uso colori forti, per creare atmosfera e sensazioni - spiega Pizzato - Nelle copertine cerco di astrarre e semplificare il contenuto del testo, il visibile e l'invisibile, i fatti e il flusso dei pensieri».
Sono proprio queste le sensazioni che ha suscitato il suo corto d'animazione premiato con la menzione speciale al Premio Nastro D'Argento. Il suo cortometraggio di 3 minuti (presto online sul canale YouTube) realizzato con 500 illustrazioni in pastello a olio sul tema della migrazione, nato da una rivisitazione della sua tesi di laurea. «La migrazione, come quella degli uccelli, non è solo qualcosa che avviene al singolo, ma interessa anche il gruppo, lo stormo. E viceversa» afferma Laura Pizzato, che evidenzia come la frase che più coglie il senso del cortometraggio sia pronunciata dalla protagonista, nata a S. Martin di Buenos Aires: «È come se fossi legata a un sapore piuttosto che a una terra».

Una formazione che parte proprio da Pordenone, quella di Laura Pizzato, dall'Istituto d’Arte di Cordenons (ISAC). Dopo l'Isia di Urbino, sette anni fa ha cominciato a realizzare i suoi primi cortometraggi. Passione che non ha abbandonato, ma che ha affiancato ad altre attività, come l'insegnamento all'Istituto G. Freschi di San Vito al Tagliamento.

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