Scontro tra dinosauri a Pasquetta - Ancora pochi giorni per vederlo
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- Categoria: Eventi
- Pubblicato Sabato, 04 Aprile 2015 18:35
- Scritto da Roberto Calogiuri
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TRIESTE – I dinosauri sono di casa a Trieste. O perché sono sepolti da tempo immemorabile nei dintorni del capoluogo giuliano oppure perché vengono affidati – da tutto il mondo – ai paleontologi triestini della Zoic, l’impresa di tecnici e professionisti specializzata nello scavo, assemblaggio, esposizione e documentanzione didattica dei resti di animali preistorici.
Dopo il ritrovamento nei pressi di Duino di Antonio – il più grande e completo dinosauro Italiano - e Laura – lo Prosaurolophus maximus giunto dal Montana nei laboratori della Zoic per essere restaurato e ricomposto, durante queste vacanze pasquali è stata coronatal’ultima fatica della squadra giuliana di esperti in Scienze della Terra.
Nelle sale delle Scuderie del Castello di Miramare, è stata completata ieri la scena definitiva di un combattimento tra dinosauri a grandezza naturale che rimarrà esposta fino al giorno di Pasquetta.
Questa volta si tratta di Kan, un allosauro di 8 metri di lunghezza e Daffi, un cucciolo di diplodoco lungo 13 metri (un metro misura il suo femore). I due scheletri sono stati trovati nel Wyoming e sono originali per quasi il 90% delle loro parti, fatto che li rende un caso rarissimo nella paleontologia mondiale.
A rendere singolare l’esposizione è stato il lavoro di montaggio che è iniziato a fine febbraio e ha dato il titolo alla mostra: “Attenzione dinosauri: lavori in corso”, perché i lavori si sono svolti sotto gli occhi curiosi e attenti di circa tremila visitatori tra cui – inutile dirlo – moltissimi bambini.
L’idea di rendere il pubblico partecipe di questo “work in progress” è stata della Zoic. Così i visitatori che si sono avvicendati nelle sale delle Scuderie hanno potuto constatare con i popri occhi come si monta un dinosauro, hanno ascoltato le “lezioni” illustrative sui due scheletri, si sono resi conto di quanto lungo e difficile sia il lavoro che porta dal ritrovamento di un animale preistorico alla sua esposizione.
Una fatica che spesso non si immagina ma che, una volta spiegata, ha suscitato una miriade di domande di giovani e adulti. Alla conclusione della mostra di Trieste, i due scheletri partiranno per una tournée nei musei di tutto il mondo.
La curiosità è stata soddisfatta anche dalla collaborazione con la cooperataiva Gemina che ha curato una serie di immagini e filmati in 3D: un video che ripercorre le prime fasi della lavorazione dei reperti. Inoltre una serie di immagini delle lavorazioni su uno schermo autostereoscopico, che permette la visione tridimensionale senza supporti esterni. Vicino, un holobox visualizza una ricostruzione in scala della scena di combattimento, attrazione principale della mostra, con i due modelli di dinosauro ricostruiti in modo realistico con pelle e colori, come potevano presentarsi in condizioni di vita.
Anche il dinosauro Antonio è presente in mostra con un video che ripropone i primi scavi al Villaggio del Pescatore presso Duino, ma soprattutto con una sua ricostruzione tridimensionale in grandezza naturale visibile con speciali occhiali attivi.
La mostra chiude i battenti il 6 aprile.
Orario: 9-13 Sabato e festivi: 9-17
(In apertura: la conclusione dell'allestimento. Sotto: il pubblico attorno a Kan e Daffi)
[Roberto Calogiuri]