Il Lunar Rover Vehicle in mostra a "Gateway to Space – Un’avventura memorabile" di Udine
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- Pubblicato Venerdì, 04 Luglio 2014 11:37
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Udine - La mostra “Gateway to Space – Un’avventura memorabile”, può contare dal 4 luglio su una nuova straordinaria attrazione che va ad arricchire ulteriormente la preziosissima collezione di oltre 100 pezzi della Nasa, arrivati a Udine per la prima volta in Europa e esposti nel padiglione 6 del quartiere fieristico cittadino fino al prossimo 3 agosto.
I visitatori potranno vedere da vicino l’LRV, il Lunar Rover Vehicle, arrivato direttamente dal Marshall Space Flight Center di Huntsville, in Alabama.
Il Lunar Rover Vehicle, chiamato anche simpaticamente “Moon Buggy”, è un veicolo elettrico, studiato e progettato per operare in condizioni di assenza di gravità come quelle della Luna e di potersi muovere sulla sua superfice.
Questa invenzione permise agli astronauti dell’Apollo di poter estendere in maniera esponenziale il proprio range di attività sulla superfice, ottimizzandone gli spostamenti.
Furono tre gli esemplari di LRV utilizzati sul suono lunare, uno parte della missione Apollo 15, condotto dagli astronauti David Scott e Jim Irwin, uno con l’Apollo 16 da John Young e Charles Duke e uno con l’Apollo 17 da Gene Cernan e Harrison Schmitt.
Ognuno dei tre rover fu utilizzato per tre viaggi, uno al giorno durante ogni missione. Questa rivoluzionaria invenzione fu sviluppata in soli 17 mesi dagli scienziati della Nasa e riuscì a centrare tutti i suoi obiettivi funzionali senza presentare particolari anomalie.
L’importanza che questo strumento ebbe per il progredire del programma spaziale è facilmente sintetizzabile dalle parole di uno dei protagonisti di quest’avventura, Harrison Schmitt, dell’Apollo 17: ”Il Lunar Rover si è dimostrato un mezzo affidabile, sicuro e flessibile, perfetto per l’esplorazione lunare, come ci aspettavamo che fosse. Senza di lui le maggiori scoperte scientifiche delle missioni Apollo non sarebbero state possibili e le nostre conoscenze sull'evoluzione della Luna sarebbero ancora molto limitate”.
Mentre la tecnologia in generale nel corso degli anni si è sviluppata molto dagli anni dell’Apollo, i rover utilizzati in quelle missioni influenzano ancora oggi la progettazione di veicoli a equipaggio e droni, tra cui quelli deputati all’esplorazione di Marte.
Intanto continua il flusso di visitatori alla mostra, già a migliaia hanno scelto di provare l’emozione di vivere i passi che hanno scandito la conquista dello spazio da parte dell’uomo.
Sempre più successo, soprattutto fra i più piccoli, stanno riscontrando i quattro diversi tipi di simulatori presenti nella mostra.
Il visitatore potrà pilotare un caccia F18 e cimentarsi una battaglia aerea, con Land the Shuttle potrà far atterrare una navicella, con il MAT (Multi Axis Trainer) potrà provare il disorientamento che si prova durante un vorticoso rientro nell’atmosfera terrestre e infine, con il Five Degrees of Freedom, vivrà l’esperienza del volo in una capsula lunare, in assenza di gravità.
Fiore all’occhiello della mostra è poi l’esemplare di Pietra Lunare esposto e addirittura toccabile. Un pezzo del valore inestimabile, si stima infatti che questo reperto abbia un’età di circa 4 miliardi di anni, più vecchio del 99,9 % di tutte le rocce che compongono il Pianeta Terra. Tutte le informazioni sulla mostra su www.gatewaytospace.it.