Terza edizione di Incipit: al Centro Studi Pasoliniani a Casarsa
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- Pubblicato Martedì, 01 Aprile 2014 12:23
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Ritornano gli appuntamenti di INCIPIT, i percorsi ormai tradizionali di primavera con cui il Centro Studi Pasolini inaugura il proprio anno di attività e offre ai suoi visitatori affezionati occasioni di avvicinamento leggero, ma non banalizzato, alla figura pasoliniana.
Per questa terza edizione si tratta di una collana di sette iniziative, che poi trovano la propria coerenza intorno al puntello di tre motivi portanti: l’accoglienza alle espressioni filmiche e fotografiche, anche recenti, che continuano a documentare visivamente l’operato dell’artista; l’attenzione alle geografie e alle case che, a Casarsa e a Roma, sono state residenze del poeta; le presenze femminili che, come nel caso di Cecilia Mangini o in quello, lancinante, di Maria Callas, sono state al fianco dell’amico cineasta, suggestionandone l’ispirazione.
Un programma accattivante, dunque, che il Centro Studi intende rivolgere non solo ai suoi già numerosi frequentatori, ma soprattutto ai giovani e in vista della loro formazione e consapevolezza culturale.
Il programma: apertura venerdì 14 marzo alle ore 18.00 con "Pasolini e l’interrogazione del sacro" (Marsilio, 2013) presentazione interventi di Gian Paolo Gri - Università di Udine Daniele Gallo - Università CIELS di Padova Una riflessione a due voci sulla decisiva categoria del sacro che attraversa l’opera pasoliniana e ne fertilizza il pensiero problematico.
Ne offre lo spunto il volume Pasolini e l’interrogazione del sacro, che raccoglie gli Atti dell’omonimo convegno tenutosi nel 2011 a Casarsa, con appendice successiva a Bologna, e che, per la cura di Gian Paolo Gri e Angela Felice, costituisce la terza uscita della collana “Pasolini. Ricerche”, progettata dall’editore Marsilio in collaborazione con il Centro Studi. •
Sabato 22 e domenica 23 marzo dalle ore 10.00 alle 17.00 Giornata FAI di primavera – XXII edizione visite guidate in collaborazione con Comune di Casarsa della Delizia, Biblioteca di Casarsa della Delizia, Liceo “Leopardi-Majorana” di Pordenone, Liceo “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento Scuole Medie Statali di Casarsa della Delizia Eccezionale due giorni di apertura al pubblico di Casa Colussi, che insieme ai luoghi pasoliniani del casarsese è stata scelta dal Fai quale luogo di particolare rilevanza turistico-culturale del Friuli.
A fare da guide un gruppo di studenti delle Scuole Medie di Casarsa, del Liceo “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento e “Leopardi-Majorana” di Pordenone, precedentemente preparati dal Centro Studi a questo compito di apprendisti ciceroni®. Una straordinaria occasione per coinvolgere in un progetto condiviso il mondo della scuola e dei giovani, per una esperienza di cittadinanza attiva e di conoscenza concreta del maestro Pasolini e dei luoghi che ne hanno conosciuto la prima, geniale formazione.
Venerdì 4 aprile, alle ore 17.30 "Pasolini: da Roma a Casarsa. Geografie e case allo specchio", Mostra fotografica – vernice Roma, via Fonteiana 86, qui Pasolini ha scritto "Le ceneri di Gramsci" con la presenza di Monica Cillario, fotografa, e Fulvio Abbate, scrittore Videoproiezione Un intellettuale in borgata (Tamtam Online e SAS Cinema, Italia, 2013, 85’) docu-film di Enzo De Camillis con il patrocinio di Comune di Roma, Regione Lazio e associazione Art.21 lavoro vincitore nella sezione documentari al Festival “Omovies” (Napoli, dicembre 2013) con la presenza del regista e del produttore Elio Matarrazzo Un omaggio alla geografia di Roma, a cui, assieme al Friuli giovanile, Pasolini ha maggiormente legato la sua passione di uomo e d’artista, ritagliandovi itinerari congeniali e indimenticabili. Accanto alle didascalie lievi di Fulvio Abbate, ne restituiscono alcune atmosfere gli scatti di Monica Cillario, fotografa torinese che sa fissare in dettagli delicati la normalità piccolo-borghese della casa di Monterverde Vecchio in cui Pasolini visse dal 1955 al 1959 e concepì Le ceneri di Gramsci. Più oltre, le periferie popolari, di cui le immagini filmiche di Enzo De Camillis, intarsiate dai ricordi di tanti testimoni e da repertori delle Teche Rai, rievocano gli ambienti perduti dove il poeta andava a cercare le tracce dell’innocenza. Visioni che il Centro Studi accoglie come un luogo di ispirazione da cui il viaggio pasoliniano si è originato e a cui, simbolicamente, ora ritorna. Per un gioco a specchio di riflessi.
Venerdì 11 aprile alle ore 17.30 "Pasolini e la pedagogia: con pura passione", conversazione e intervento di Raffaele Mantegazza (Università di Milano La Bicocca) videoproiezione Un uomo fioriva (Italia, 1993, 70’) docu-film di Enzo Lavagnini con Andrea David Quinzi e Anna Macci con la presenza dell’autore Dopo il convegno casarsese del novembre 2013, il Centro Studi continua la riflessione sulla vocazione pedagogica di Pasolini, “maestro” anche oltre lo stretto impegno didattico. Ne offrono ulteriori approfondimenti Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia interculturale e saggista con particolare interesse anche all’operato di Pasolini su cui ha scritto il lavoro Con pura passione. L’eros pedagogico di Pier Paolo Pasolini (ed. della Battaglia, 1997). Con lui lo studioso e cineasta Enzo Lavagnini, che per l’occasione commenterà il suo documentario del 1993 Un uomo fioriva, incentrato sulla ricostruzione dell’esperienza di insegnamento di Pasolini a Ciampino, nei primi difficili anni della sua vita romana.
Sabato 26 aprile alle ore 17.30 "Pasolini e Pavese: un possibile dialogo a distanza", in collaborazione con Comune di Casarsa della Delizia, Comune di Santo Stefano Belbo (Cuneo), Proloco Casarsa della Delizia, Fondazione Cesare Pavese intervento di Massimo Raffaeli La tradizionale festa della 66.ma Sagra del Vino sarà arricchita dal gemellaggio tra le città di Casarsa della Delizia e di Santo Stefano Belbo, luoghi legati rispettivamente alla memoria di Pasolini e di Cesare Pavese. L’occasione sarà propizia per rimeditare anche i rapporti che, tra affinità e divergenza, possono intercorrere tra questi due grandi protagonisti della letteratura italiana del secondo Novecento, accomunati dalla sensibilità al mito e dalla sintonia con il paesaggio contadino.
Temi che saranno ripresi in un pomeriggio di riflessione, articolato tra un’esposizione fotografica di argomento pavesiano e un momento di agile divulgazione, su progetto condiviso tra il Centro Studi di Casarsa e la Fondazione Cesare Pavese. Due case che così intendono gettare la prima pietra per una più sistematica collaborazione futura. Venerdì 23 maggio _ ore 17.30 Omaggio a Cecilia Mangini incontro in collaborazione con Cinemazero (pn) e Visionario (ud) intervento di Cecilia Mangini con Mariangela Barbanente e Alessandra Beltrame Presenza d’eccezione a Casarsa con Cecilia Mangini, classe 1927 ma con la verve e la curiosità di una ragazza. Prima donna a girare documentari impegnati nel dopoguerra, con particolare attenzione ai cambiamenti della sua Puglia, si avvalse anche della collaborazione di Pasolini per i lavori Ignoti alla città (1958), Stendalì (1960) e La canta delle marane (1960), ispirato dal romanzo Ragazzi di vita. Fino alla sua ultima regia del 1974 (La briglia sul collo) ha raccontato un’Italia divisa tra boom economico e contraddizioni sociali, ma di recente è tornata con il brio di sempre dietro la macchina da presa per il film In viaggio con Cecilia, diretto a quattro mani con la giovane conterranea Mariangela Barbanente. Un road movie acclamato in aprile anche al Festival dell’Inchiesta 2014 di Pordenone, per un’anteprima dell’omaggio casarsese a questa leggenda vivente del cinema italiano.
Venerdì 27 giugno, dalle ore 17.00 "Pasolini. Visioni di donne"; Ore 17.00 videoproiezione "Non solo voce. Trent’anni dalla morte di Maria Callas" (Italia, 2008, 70’) di Italo Moscati intervento dell’autore.
Ore 18.30 reading lettura non stop di una selezione di lettere di Pasolini a corrispondenti femminili.
Ore 21.30 performance per voce, sax, butoh e panchina “Ti scrivo dalle nuvole …”. Callas/Pasolini un amore in poesia e musica di Antonella Tandi, Ilaria Mancino, Guglielmo Pagnozzi, Yuri Dini testi di Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Tra visione, voce, musica dal vivo, arti performative, un intreccio plurilinguistico per perlustrare i rapporti tra Pasolini e le donne che si sono incrociate alla sua esistenza, ricevendone confidenza, rispetto, corrispondenza intellettuale, amicizia, fino ai confini inviolati dell’amore e della pura passione.