“One Billion Rising”: contro tutti i tipi di violenza verso donne e bambini, in tutte le piazze del mondo
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- Pubblicato Mercoledì, 12 Febbraio 2014 18:47
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Trieste – “One Billion Rising for Justice”, il motto che ineggia ad alzarsi contro la violenza per la giustizia, prende corpo nel flash-mob, contro tutti i tipi di violenza verso donne e bambini, che si svilupperà, anche quest’anno nella giornata del 14 febbraio, dalle 16 alle 22 in piazza Unità d’Italia a Trieste, ed in contemporanea in tutte le piazze del mondo.
Un evento accompagnato da musiche, danze e letture che vuole squarciare il velo dell'indifferenza di tanti che pur testimoni di situazioni di soprusi tacciono. “One Billion Rising” riveste il ruolo di “protesta” pacifica, di movimento globale che ha l’intento di smuovere gli animi della collettività per far cessare la violenza, facendone il focus su donne e bambine.
L’associazione “La fabbrica delle Follie” ha risposto pertanto, anche quest’anno, alla chiamata che Eve Ensler, l’autrice de “I monologhi della vagina” e creatrice nel 1998 del movimento “V-day” (http://www.vday.org/home), invitando a partecipare alla campagna “ONE BILLION RISING” (http://www.onebillionrising.org/). E così, Trieste ha risposto accettando l’invito, come già avvenuto lo scorso anno, in una memorabile serata di grande partecipazione popolare.
La coreografia utilizzata per il flash-mob, sulle note di “Break the Chain” di Tena Clark, alla quale tutti possono partecipare, è la stessa dello scorso anno (http://www.youtube.com/watch?v=mRU1xmBwUeA).
Quest’anno, la campagna “One Billion Rising for Justice” porge particolare attenzione alla Giustizia, provocatoriamente vuole chiedere al mondo che cosa sia la giustizia e se esiste davvero questa giustizia. Alla manifestazione stanno aderendo numerose associazioni, scuole, famiglie e gruppi di ogni tipo. Tante le persone e gruppi musicali, associazioni che, oltre partecipare all’evento, hanno dato il loro contribuito alla realizzazione come: Lara Guglielmi, Giulia Toniutti, Pino Roveredo, Lara Komar, Flavio Furian, Elisa Corubolo, Anna Celina Fiori, Les Babettes, i Flop, Fabio Red Rosso e Joy Jenkis della Sip Band, i Raw Diamond, i Welcome Coffee, gli S.R.L., gli “Actung!Piraten”, “Variazioni+baby gelido+pck e najla”, “Collection bertè tribute band” e tanti altri in attesa di conferma.
Gli incassi derivanti dalla vendita a offerta delle magliette, oltre a sostenere l'evento, andranno a "La Casa Internazionale delle Donne" di Trieste, da sempre particolarmente sensibile a queste problematiche.
Abbiamo intervistato Lara Guglielmi, una delle ragazze che si è spesa per realizzare l’evento a livello locale, oltre ad apparire con il suo viso nelle locandine che promuovono l’evento, chiedendole:
Anche quest’ anno torni con lo stesso impegno ed entusiasmo a rinnovare l'appuntamento, "One Billion Rising Trieste", cosa c'è che ti muove ad essere sempre più vicina a questo evento e alla problematiche che ruotano intorno ? Il fatto che ci sia ancora tanta indifferenza riguardo questo argomento, di così grande attualità, questo mi spinge, sempre di più, a sostenere quegli eventi, che sono mirati a sensibilizzare questae problematiche. La gente si gira, ancora, dall'altra parte e sembra indifferente ed è, soprattutto, convinta che certe situazioni possano accadere solo agli altri, quindi agevolare e promuovere certe iniziative che aiutino ad eliminare certi tabù, credo sia un modo per denunciare e far emergere l’oscena violenza contro donne e bambini, un modo per educare al cambiamento di mentalità. L’anno scorso 207 paesi hanno partecipato mossi dai singoli individui e dai governi stessi, piuttosto che da associazioni, enti. Vedo tanta bellezza in tutto questo, vuol dire che le cose le possiamo cambiare, che l'unica cosa che ci serve è avere il coraggio...di scendere in piazza, di capire, di fermarci, di piangere e parlare...il cambiamento arriva. e la violenza non posta nulla di buono.
Ti aspetti anche quest'anno grande partecipazione a livello cittadino?
Per quest'anno non so che cosa spero, vorrei che in piazza scendesse il coraggio, la volontà che cerca e vuole cambiare le cose, l anno scorso eravamo davvero tanti, quasi 2500 persone, quest'anno perché non ritornare? Ci saranno musica, letture a scandire i tempi per protestare, per chiedere che venga data attenzione a questo tema, per non dimenticare, perchè possiamo essere tutti consapevoli, e la consapevolezza rende tutti migliori.
C’è qualcosa che vuoi aggiungere? Si, una donna su tre nel mondo subisce e subirà violenza e non vive certo di libertà, amore e giustizia. Quest'anno la campagna abbraccia la parola giustizia con l’intento di mostrare, di mostrarci che quello che desideriamo, quello a cui aspiriamo non è la giustizia intesa nella forma di "fare giustizia", ma trovare soluzioni giuste e consapevoli.