Humour britannico al museo postale di Trieste
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Mercoledì, 04 Aprile 2012 16:47
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trecento coloratissime cartoline realizzate tra la fine dell'Ottocento ed i primi del Novecento dallo scozzese Martin Anderson. È la mostra proposta - sotto il titolo “«Cynicus», agli esordi della cartolina umoristica” - dal Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste.
La rassegna si inaugura il 4 aprile e potrà essere raggiunta fino al 28 maggio (orari: da lunedì a sabato 9-13, giovedì anche 15-18, ingresso libero). Questa volta, la struttura di piazza Vittorio Veneto 1 offrirà uno spaccato ironico della società britannica di un secolo fa, curato da Maria Angela Fantini.
Le diverse cartoline sono state raggruppate secondo il tema affrontato: il clima, i trasporti, le politiche filosofiche, le gite e i picnic. Accanto ai saluti postali, si potranno vedere altri documenti e giornali d'epoca che narrano la vita dell'autore, scomparso ottant'anni fa, il 14 aprile 1932.
Nato nel 1854, egli è stato disegnatore, cartoonist, scrittore, editore, uno dei grandi protagonisti della storia di settore. Collaborò con numerose riviste disegnando vignette satiriche; dal 1887 si firmò con lo pseudonimo “Cynicus”, lo stesso ripreso ora per la rassegna.
Nel 1902 fondò a Tayport la Cynicus publishing company e stampò milioni di cartoline, in gran parte a tono umoristico, arrivando a coinvolgere, per l'attività produttiva, oltre duecento persone.
“La sua effervescente personalità e il tratto personalissimo delle vignette - ricordano gli organizzatori - gli valsero un enorme successo di pubblico nel periodo in cui la moda di collezionare questi cartoncini colorati raggiunse livelli parossistici”.
L'impresa ebbe un triste epilogo: travolto dalla crisi economica e dall'insorgere di altre tendenze, nel 1911 fu costretto a chiudere lo stabilimento e morì dopo anni di grandi ristrettezze. Ancora oggi, tuttavia, gode di molto favore tra i collezionisti, in qualità di fondatore dello stile che viene definito “seaside humor”.