Il falso in arte: ciclo di conversazioni organizzato dal Circolo iniziative culturali di Pordenone
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Lunedì, 04 Febbraio 2013 11:22
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Pordenone - La storia del falso in arte: un lungo racconto che affonda le radici nelle antiche pratiche di bottega e si è quasi sempre legato a opportunità di mercato. Oggi, in tempi di assoluto prevalere dell’apparenza, falso e autentico sono due categorie prossime a scomparire. Può dirsi lo stesso anche nel campo della produzione artistica e della sua analisi critica? A giudicare dai recenti miracolosi ritrovamenti delle ossa di Caravaggio o di perduti dipinti di Leonardo, parrebbe di sì.
“Vero o falso”, XIII edizione del ciclo di conversazioni d’arte proposte dal Centro Iniziative Culturali Pordenone, cercherà di ripercorrere alcune tappe significative dell’arte che non c’è e di quella che dovrebbe esserci, intrecciando riferimenti romanzeschi e cinematografici alla storia dell’arte costruita sui documenti visivi e testuali, per giungere a una contemporaneità nella quale – spiega il curatore del ciclo, il critico d’arte Fulvio Dell’Agnese - "l’autenticità sembra essersi staccata da cose e persone come le ombre dai loro corpi in un film di Dreyer".
Nella Sala Appi del Centro culturale Casa Zanussi di Pordenone, “Vero o falso?” partirà martedì 5 febbraio, alle 18.00, con un incontro dedicato a “I fantasmi di Giorgione, Duchamp e il Whistler posticcio di Mr. Bean: l’idea proteiforme di falsificazione artistica”; il corso proseguirà martedì 12 febbraio, sempre alle ore 18.00, con “La doppia vita di Vermeer”; martedì 19 febbraio sarà la volta di “Critici, antiquari e falsi maestri senesi del Novecento” e infine, martedì 26 febbraio, spazio a “Il falso mediatico. Spot di “storia” contemporanea dell’arte”.
Come di consueto gli incontri prevedono proiezioni di diapositive e video e ampie indicazioni bibliografiche. “Vero o falso”, dunque: e se Mr. Bean, forse il più amato scansafatiche della National Gallery, si mettesse nei panni di Monna Lisa? "Mr. Bean, falso e impacciatissimo storico dell’arte – commenta Fulvio Dell’Agnese - rovina irreparabilmente il prezioso dipinto che avrebbe dovuto con grande ufficialità presentare e dunque lo sostituisce con una sua riproduzione, che, esposta dietro un solido vetro antiproiettile, nessuno incredibilmente riconoscerà come tale: il marketing di costruzione dell’evento riuscirà ad inibire negli spettatori la capacità di trarre autonome conclusioni dalla propria esperienza visiva".
Già, ma se anche dietro la spessa teca del Louvre, su cui schiaccia quotidianamente il naso una marea di turisti, ci fosse un poster, in luogo della Gioconda? "Per l’estetica del ‘900 non sarebbe poi così grave – replica ancora Dell’Agnese - a giudicare dalle provocazioni che proprio su una copia della Monna Lisa, capolavoro feticcio, vennero osate già nel 1919 da Marcel Duchamp, innescando un processo di progressiva dissociazione del concetto stesso di “originalità” da quello di “artisticità” dell’oggetto. Lontani – nell’ottica dei nipotini d’oggi del grande dadaista – i tempi in cui l’idea di multiplo, in arte, aveva appena cittadinanza – e sottaciuta – nelle logiche di conduzione d’una “bottega”, sfiorando come refolo di vento le decine di Madonne col Bambino uscite dall’atelier di Giovanni Bellini, o proiettando il “fantasma” di un Giorgione prematuramente scomparso su non poca parte della pittura veneta del primo ‘500".
È richiesta una quota di partecipazione al corso di 10 euro, da versare presso la segreteria del Centro Iniziative Culturali Pordenone. Ingresso gratuito per gli iscritti all’Università della Terza Età di Pordenone 2012/2013.
Informazioni: Centro Iniziative Culturali Pordenone, Via Concordia 7 Pordenone 0434 553205 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.