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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Giambattista Tiepolo, creatività e marketing: un genio versatile alle soglie della modernità

Giambattista Tiepolo, creatività e marketing: un genio versatile alle soglie della modernità.

Passariano di Codroipo (Ud) – Sessanta tele e ottantadue disegni che coprono cinquant’anni di attività e abbracciano l’esperienza creativa sorprendentemente multiforme e varia del più grande pittore del '700 europeo: Giambattista Tiepolo a Villa Manin di Passariano. La mostra sarà aperta fino al 7 aprile 2013.

L’itinerario nelle sale della villa è articolato con la consueta precisione didattica e cura nell’illuminazione. Lentamente svela, documenta e valorizza una vivacità creativa e una curiosità poetica che non ha lasciato inesplorata nessuna via espressiva e coincide, nella proclamazione d’intenti dell’artista veneziano, con una delle prime dichiarazioni esplicite di marketing strategico.autoritratto

Infatti, tra le varie citazioni tratte dagli scritti di Tiepolo e riportate sulle pareti delle sale, risalta in particolare una: “Li pittori devono procurare di riuscire nelle opere grandi, cioè in quelle che possono piacere alli Signori nobili, e Ricchi, perché questi fanno la fortuna de’ Professori, e non già l’altra gente, la quale non può comprare Quadri di molto valore. Quindi è che la mente del Pittore deve sempre tendere al Sublime, all’Eroico, alla Perfezione”.

E così fu. Qualora i curatori abbiano voluto individuare una peculiarità, se non inedita almeno riposta nella tradizione critica, hanno ottenuto una buona riuscita. La dimostrazione risiede nell’intelligente scelta dei capolavori del grande pittore da cui emerge molto chiaramente quali e quanti interessi culturali egli sapesse coltivare e alimentare per la soddisfazione delle richieste dei committenti: l’accorgimento fu di combinare, in maniera spregiudicata e moderna, la ricerca della perfezione espressiva con le richieste di mercato.

In questo percorso, nessun campo della cultura umanistica contemporanea gli fu estraneo: dal mito greco romano a quello biblico, dalla storia antica alla letteratura, dalle scene di vita quotidiana alle allegorie ai ritratti. Il tutto senza rinunciare a una vena canzonatoria e sarcastica con cui commenta alcuni soggetti - come a esempio “Danae” e  il ciclo di Pulcinella -  o l’autoironia con cui, talvolta, ritrae se stesso.

Stupire, sedurre e affascinare - più che commuovere e intenerire - sono le coordinate che orientano l’impulso creativo di Tiepolo. E l’accento melodrammatico e dinamico delle sue figure, sempre di sicuro effetto, lo confermano. In verità la conferma viene anche dal fatto che le sue prestazioni artistiche furono giudicate troppo care dall’emissario del re di Svezia.

Naturalmente, da non dimenticare l’eccezionale genio prospettico per cui Tiepolo passò alla storia, anche questo documentato - oltre che in molte grandi tele - in alcuni soprarchi e, particolarmente, nel Palazzo Patriarcale di Udine che fa parte integrante della mostra cui è collegata con un servizio navetta.

Ma, a completare il “triangolo” tiepolesco del Friuli Venezia Giulia, non si può tacere la collaborazione col Museo Sartorio di Trieste che ha prestato quaranta tra disegni e bozzetti che abitualmente sono conservati nel capoluogo giuliano in una sala climatizzata. Il centinaio di disegni rimanenti sono anch’essi allestiti in una mostra aperta fino al 7 aprile 2013.santa tecla

Quindi più che una rassegna, una celebrazione del genio pittorico, il festeggiamento di una capacità espositiva e narrativa tanto del Sublime e dell’Eroico, quanto dello sfarzo scenografico e del sapiente uso dei segreti della visione, del colore e della luce.

Se Tiepolo tese a raggiungere la Perfezione, di cui parla, nella dimensione eccezionale, questo è facilmente constatabile nella colossale “Santa Tecla”, una pala alta sette metri e larga quattro, montata su un telaio concavo.

Al di là delle dimensioni, forse uno dei momenti più emozionanti è proprio lo scorcio improvviso di questo capolavoro dal ballatoio del salone centrale e la sensazione di pastosa tridimensionalità che emana. Un esempio, per chi ancora non la conoscesse nelle sue possibilità più ardite, della magia misteriosa della pittura. Lezione che, a conclusione della sua luminosa carriera nella città di Madrid, seppe trasmettere a Goya.

Roberto Calogiuri



 

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