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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Minacce di attentato all'Acquedotto di Udine: probabile iniziativa di un mitomane

Minacce di attentato all'Acquedotto di Udine: probabile iniziativa di un mitomane

Udine - Perde consistenza la pista di un'organizzazione islamista dietro la telefonata minatoria da parte di una voce femminile effettuata il 4 settembre al Cafc di Udine, che ha costretto all'evacuazione dell'edificio e all'intervento delle forze dell'ordine.

Gli inquirenti hanno riascoltato le persone coinvolte nella vicenda, approfondendo alcuni aspetti e accertando nuovi particolari in base ai quali la telefonata potrebbe non essere stata fatta da un terrorista, ma da una mitomane.

Giovedì 4 alle 14.40 la responsabile amministrativa del Consorzio Acquedotto di Udine avava ricevuto una telefonata, in lingua inglese, di una voce femminile, che minacciava un possibile attentato alla sede dell'Acquedotto.

L'avvertimento aveva creato attimi di panico nella sede di viale Palmanova. La stessa sede veniva immediatamente evacuata per i controlli, che davano peraltro esito negativo.

La voce aveva annunciato la presenza di altri ordigni anche a Pordenone e Gorizia.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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