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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Profughi dalla Siria dimessi dal campo CRI di Palmanova ed accolti a Nimis

Profughi dalla Siria dimessi dal campo CRI di Palmanova ed accolti a Nimis

Udine - Il gruppo di cittadini siriani giunto la notte del 4 luglio da Lampedusa al centro di prima accoglienza di Palmanova è stato trasferito a Nimis (Ud), per attendere che siano espletate le pratiche di richiesta di asilo.

Le persone migranti sono state dimesse dal campo della Croce Rossa, allestito dai volontari accanto all'ospedale di Palmanova. Lo screening sanitario dei profughi ha dato esiti negativi: non sono state rilevate patologie in corso.

Il centro era stato visitato sabato 5 luglio dal Prefetto Delfina Raimondo, che si è complimentata con i funzionari della Croce rossa per l'efficienza, e dal comandante dei carabinieri Roberto Del Piano, assieme al sindaco, Francesco Martines.

"L'organizzazione dell'accoglienza ha funzionato perfettamente e in tempi molto rapidi - aveva commentato Martines - grazie ad un sistema logistico e di assistenza ormai consolidato".

Nei giorni scorsi, durante l'allestimento del centro, un uomo aveva rivolto pesanti minacce ai volontari e su alcuni social network erano stati scritti commenti denigratori nei confronti dei profughi.

La Croce Rossa a quel punto si è rivolta ai Carabinieri perché sia garantita la sicurezza agli ospiti ed agli operatori sanitari.

Nei giorni scorsi il parlamentare della Lega Nord Massimiliano Fedriga aveva inviato al Ministero dell’Interno una interrogazione sulla copertura delle spese per l’accoglienza profughi.

"Apprendiamo che Palmanova è stata eletta punto di controllo sanitario e smistamento di circa una quarantina di profughi in arrivo da Lampedusa - afferma Fedriga nell'interrogazione. - Tale decisione desta non poche preoccupazioni in prospettiva di un potenziale incremento del tasso di criminalità sul territorio, che naturalmente andrebbe a minare la sicurezza dei cittadini del Friuli Venezia Giulia".

"L’assessore regionale alla Salute, incalzata dagli esponenti della Lega Nord, ha inoltre dichiarato che tutte le spese relative all’allestimento delle strutture e all’accoglienza dei profughi non farebbero capo alle amministrazioni locali bensì allo Stato".

"Chiedo pertanto al ministro competente – conclude Fedriga - se la versione fornita dall’assessore Telesca risponda al vero e quali misure intenda porre in atto per evitare che i clandestini non si allontanino dalla tendopoli, ponendo così a rischio la sicurezza dei cittadini".

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