Il restauro del castello di Colloredo conclude la ricostruzione del Friuli a 36 anni dal terremoto
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- Categoria: Udine
- Pubblicato Sabato, 10 Novembre 2012 17:07
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Colloredo di Monte Albano (Ud) - "Un simbolo della storia del Friuli ma anche un simbolo della capacità dei friulani di reagire nei momenti difficili". Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha posato il 10 novembre a Colloredo di Monte Albano la prima pietra dei lavori di ripristino dello storico castello fondato dai Walsee-Mels nel 1302 e legato poi al nome dei nobili Colloredo e alla redazione del romanzo "Le confessioni di un Italiano" di Ippolito Nievo.
L'opera vede stanziati al momento 18,5 milioni di euro, interamente finanziati dall'Amministrazione regionale, con la quale si chiude la ricostruzione del Friuli terremotato.
Ha detto Tondo nel suo intervento: "Questo è un momento di orgoglio per tutta la comunità regionale, che ha saputo raggiungere un risultato così importante. Il castello di Colloredo è un grande simbolo della storia del nostro Friuli. Ma in un momento come quello che stiamo attraversando, la cerimonia di oggi diventa anche il simbolo di un Friuli che sa reagire alle difficoltà, che non aspetta che la soluzione venga dall'alto o da altri, un segno insomma della forza della nostra comunità".
L'assessore regionale ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, aveva partecipato il 6 novembre scorso alla firma di affidamento dei lavori, alla presenza del sindaco di Colloredo, Ennio Benedetti, e del commissario straordinario per il recupero del castello, Vittorio Zanon.
Per i lavori del primo stralcio la Regione ha stanziato 18,5 milioni di euro, di cui 10 per le sole opere di cantiere. Ci vorranno oltre cinque anni per finire questa prima parte, che comprende i più importanti corpi di fabbrica. Seguiranno quindi ancora due-tre anni per il secondo stralcio, già in parte finanziato, con il completamento del mastio.
"Nella recupero del castello - aveva detto l'assessore Riccardi - viene riproposto il modello istituzionale e metodologico che ha portato al successo della ricostruzione del Friuli: il ruolo dei sindaci e il principio di ripristinare tutto dov'era e com'era. Questo modello è il frutto di una classe dirigente che la Regione ha saputo esprimere, fatta di uomini responsabili capaci di scelte forti".
Nei giorni successivi al terremoto del ’76, una mano ignota aveva posto ai piedi del castello diroccato un cartello con la scritta "Risorgerà" (nella foto d'archivio).
"Oggi - ha detto il sindaco Benedetti - è per noi una data storica, il coronamento di un sogno che dura dal 1976".