In corso l'indagine sugli ex vertici del gruppo Generali per operazioni finanziarie poco chiare
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- Categoria: Trieste
- Pubblicato Martedì, 25 Febbraio 2014 10:14
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - L'operato dell'ex amministratore delegato e dell'ex direttore generale di Generali, Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti, è oggetto di un'indagine avviata dalla Procura di Trieste in seguito alle segnalazioni della Consob (Commissione nazionale per le società e la borsa) e Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) su presunte irregolarità.
Secondo Consob e Ivass, alcuni investimenti di tipo complesso sarebbero stati intrapresi da Perissinotto ed Agrusti secondo modalità e passaggi non rispondenti alle norme di trasparenza che regolano le operazioni finanziarie.
Il legale di Giovanni Perissinotto, avvocato Giovanni Borgna, ha spiegato in una nota diffusa il 24 febbraio che al centro delle indagini ci sarebbero "alcune operazioni finanziarie che sarebbero state non sufficientemente leggibili agli organi di controllo e che, invece, si ritengono giustificate e riportate regolarmente nel bilancio societario, operazioni delle quali si è pronti a discutere, per quanto di competenza, in tutte le opportune sedi, fornendo ogni precisazione utile".
Le operazioni controverse, sette in tutto, effettuate dal 2000 al 2007, e sulle quali ci sono state perdite, sono in parte legate ad alcune società finanziarie venete, socie del gruppo Generali.
La procura ha già ascoltato il nuovo management di Generali ed alcuni funzionari per avere chiarimenti sui passaggi formali delle operazioni finanziarie.
La notizia dell'indagine a carico di Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti era nell'aria da tempo dopo la decisione del Consiglio di amministrazione del 19 febbraio scorso, che ha dato il via libera ad azioni risarcitorie e di responsabilità contro gli ex vertici.
Da parte sua Perissinotto, è "sereno", sicuro che "la vicenda sarà chiarita" come comunica il legale Borgna. "Il dottor Perissinotto garantirà tutta la possibile collaborazione, per dissipare ogni dubbio, posto che nessuno ha mai inteso porre alcun ostacolo al controllo delle autorità di vigilanza".
L'avvocato Borgna esprime "stupore" per il fatto che, "nel tempo, le notizie diffuse sull'argomento a danno del dottor Perissinotto e della sua reputazione, sempre sulle stesse questioni, sono state di volta in volta attribuite alla regia di Autorità pubbliche, che avrebbero richiesto controlli, denunce, azioni di responsabilità nei confronti dei precedenti vertici amministrativi della Compagnia".
"Sul punto - precisa il legale - si deve sottolineare che la Consob ha formalmente comunicato di non aver esercitato alcuna pressione a riguardo, smentendo le precedenti notizie di stampa, mentre i documenti esaminati parlano chiaramente di iniziative private, sulle ragioni reali delle quali si stanno svolgendo opportune verifiche".