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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il Castello di Miramare ottiene 25mila segnalazioni per i "Luoghi del cuore" del FAI

Il Castello di Miramare ottiene 25mila segnalazioni per i

Trieste - Il Fondo ambiente italiano ha comunicato i risultati finali della 6ª edizione de “i luoghi del cuore”. Ecco l'elenco dei luoghi più votati in Friuli Venezia Giulia. Spicca il Castello di Miramare, con oltre 25mila segnalazioni. I numeri raggiunti da Miramare ne fanno il luogo più votato di tutto il Nord-Est e il secondo nel Nord Italia.

Al primo posto con 53.953 segnalazioni si trova la Cittadella di Alessandria, uno degli esempi più importanti di fortificazione settecentesca in Europa dove sventolò il primo tricolore del Risorgimento italiano, attualmente invasa da piante infestanti e bisognosa di manutenzioni urgenti.

Con una differenza di pochissimi voti (53. 394 voti), al secondo posto, la Chiesa di San Nicola a San Paolo di Civitate, in provincia di Foggia, luogo molto amato dagli abitanti della zona e danneggiato dal terremoto del Molise del 2002.

A seguire, con 50.071 voti, sempre in provincia di Foggia, a Mattinata sul Gargano, l'Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Monte Sacro, costruita tra il X e l'XI secolo, una delle più importanti del Sud Italia.

Di seguito, i luoghi più votati in Friuli Venezia Giulia con una breve presentazione:

Posizione

Numero votazioni 25.771

Parco e Castello di Miramare, Trieste (TS)

28°

Posizione

Numero votazioni 8.000

Villa Correr Dolfin, Porcia (PN)

120°

Posizione

Numero votazioni 1.168

La Valle del Medio Tagliamento, Folgaria nel Friuli (UD)

165°

Posizione

Numero votazioni 440

Villa Cernazai - Pontoni, Premariacco (UD)

188°

Posizione

Numero votazioni 321

Castello di Grunenbergo, Purgessimo - Cividale (UD)

 

Parco e Castello di Miramare, Trieste (TS)

Al 7° posto con 25.771 segnalazioni, il Castello di Miramare è stato edificato a metà Ottocento come residenza dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo. Progettato in stile eclettico, secondo la moda dell’epoca, l’edificio combina elementi gotici, medioevali e rinascimentali in una sorprendente fusione.

Tutto intorno al Castello si estendono 22 ettari di parco, risultato dell’impegnativo intervento condotto da Massimiliano d’Asburgo sul promontorio roccioso di Grignano: un complesso insieme naturale e artificiale, che nelle intenzioni del committente doveva essere una stazione sperimentale di rimboschimento e acclimatazione di specie botaniche rare. Il parco soffre un evidente stato di degrado: manca l’illuminazione, alberi e aiuole non sono curati e il laghetto è prosciugato.

Villa Correr Dolfin, Porcia (PN)

Al 28° posto con 8.000 segnalazioni,Villa Correr Dolfin è una delle più importanti ville venete del Friuli. Costruita a cavallo tra Seicento e Settecento dalla nobile famiglia veneziana dei Correr, oggi è di proprietà del Comune di Porcia. Alla Villa si accede da un cancello d’onore, sostenuto da due colonne quadrate rese importanti da sfere sovrapposte e coppe sbaccellate. All’interno, oltre all’imponente scalone, si possono ammirare soffitti alla maniera di Jacopo Sansovino, camini in marmo rosato e grandi affreschi. L’edificio è contornato da due fabbricati adiacenti – una classica barchessa con colonnato dorico e un’abitazione destinata al fattore (tuttora abitata) - ed è circondato da un vasto parco di sei ettari, abbellito da piante di ogni genere, fontane sorgive, piccoli laghi e statue in pietra chiara. Nel corso dei secoli un incendio, le intemperie e gli scempi perpetrati dalle truppe di occupazione hanno provocato alla struttura alcune gravi mutilazioni. Inoltre nel 2012 una tromba d’aria si è abbattuta su Porcia, danneggiando parte del patrimonio arboreo della Villa. Oggi la struttura, recentemente acquistata dal Comune, versa in stato di abbandono.

La Valle del Medio Tagliamento, Folgaria nel Friuli (UD)

Al 120° posto con 1.168 segnalazioni, la Valle del Medio Tagliamento a Folgaria nel Friuli. Si tratta della valle del maggior fiume friulano, il Tagliamento (Tiliment in dialetto), la cui origine carnica risale a circa 5 milioni di anni fa. La valle in certi tratti si presenta a guisa di canyon, in altri si allarga, tra le Prealpi Carniche ed il Monte di Ragogna, isolata e panoramica altura alta poco più di 500 metri. Ultimo corridoio fluviale morfologicamente intatto delle Alpi, il Tagliamento è considerato un ecosistema estremamente interessante e prezioso. Per buona parte del suo corso, l'intervento invasivo dell'uomo è stato pressoché nullo per cui le dinamiche fluviali presentano un grado di naturalità unico in Europa. L´importanza e la bellezza del luogo è testimoniata anche dal fatto che il greto del fiume (parte più a Sud) e la stessa valle del medio Tagliamento (parte più a Nord) sono inseriti nei SIC (siti di interesse comunitario).

Villa Cernazai - Pontoni, Premariacco (UD)

Al 165° posto con 440 segnalazioni, Villa Cernazai – Pontoni a Premariacco. Inserita in un complesso agricolo residenziale, è affiancata da alcuni edifici di carattere rurale. La facciata principale, articolata su due livelli più il sottotetto, è impostata su un alto basamento dove si apre il portale d'ingresso che mette in comunicazione con l'interno della tenuta.

Castello di Grunenbergo, Purgessimo - Cividale (UD)

Al 188° posto con 321segnalazioni, il Castello di Grunenbergo a Purgessimo - Cividale. Una torre diroccata è la testimonianza della funzione militare importantissima che svolgeva questo castello a guardia del guado sul Natisone e dello sbocco sulla pianura friulana. Fin dalla preistoria rappresentò un importante snodo per spostamenti e commerci. Alcuni scavi hanno evidenziato la presenza di un castelliere attivo tra l’età della pietra e quella del bronzo. Nella zona del castello sono stati rinvenuti anche parecchi reperti di epoca romana. Nel Seicento, la perdita della funzione militare dei castelli durante il governo della Serenissima, condanna queste strutture militari al decadimento.

Da allora il degrado è proseguito inesorabile. Oggi la vegetazione la fa da padrona e sopravvive solo una torre dalle mura robuste, con molti massi all’interno e svariati buchi nelle mura. La zona dagli anni ‘50 fu anche interessata da alcuni lavori promossi dall’esercito in funzione di difesa, vista la prossimità del confine con l’allora Jugoslavia.

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