Anche i giocatori dell'Udinese sotto l'acqua ghiacciata a favore della campagna contro la SLA
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- Categoria: Sport
- Pubblicato Lunedì, 25 Agosto 2014 13:00
- Scritto da Loredana Barresi
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Udine - Secchiate d'acqua gelata anche nello spogliatoio bianconero. La squadra di calcio friulana ha deciso di aderire all'iniziativa che ormai è il fenomeno social del momento.
Ha dato il via alla sfida il portiere Ivan Kelava, coinvolgendo a catena i compagni di squadra in quella che è una sorta di catena di Sant' Antonio moderna.
Si chiama Ice Bucket Challenge: consiste nel gettarsi addosso un secchio di acqua ghiacciata. Chi supera la prova ha il diritto di nominare altre persone, che hanno 24 ore di tempo per raccogliere la sfida: chi non lo fa deve effettuare una donazione a favore della ALS , associazione statunitense non profit che si occupa di combattere la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) su vari fronti: assistenza, ricerca, cura.
Muscoli bloccati, mente cosciente, per un attimo ci si sente mancare il respiro: è la sensazione che si prova gettandosi addosso un secchio d'acqua gelata. Ed è per questo che la sfida della secchiata è stata scelta per portare avanti la campagna di raccolta fondi in favore dei malati di SLA.
La SLA è infatti una malattia neurodegenerativa, grave e per ora senza cura, che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che controllano i movimenti della muscolatura volontaria del nostro corpo. Chi è affetto da questa patologia vede gradualmente indebolirsi i muscoli corrispondenti ai neuroni distrutti.
E' una malattia rara, colpisce circa una persona su 20.000 ed ha una incidenza particolarmente significativa tra gli sportivi. Sulle cause molte ipotesi ma ancora nessuna certezza. La ricerca è prevalentemente mirata alla diagnosi precoce oltre che alla ricerca di una cura.
Un gioco, una moda, un semplice passaparola che viaggia però alla velocità della luce grazie ai social network. Il team di Facebook in particolare ha analizzato l'attività virale relativa all' Ice Bucket Challenge. Alcuni numeri legati all'attività sulla piattaforma tra la prima settimana di giugno e il 17 agosto:
- 28 milioni le persone che hanno partecipato con post, commenti o like alla conversazione sulla Ice Bucket Challenge
- 2,4 milioni i video condivisi su Facebook legati alla sfida
A questi si aggiungono i circa 42 milioni di dollari in donazioni raccolti dalla ALS, l'associazione americana che ha promosso l'iniziativa, circa venti volte la cifra raccolta l'anno scorso nello stesso periodo.
I dubbi tra gli esperti ci sono: un’azione pur avendo successo sui social network, viene subito dimenticata e non ha effetti reali. Il pericolo è quello di trovarsi di fronte ad una sorta di "attivismo da salotto" per il quale fare foto e invitare amici equivale a mettersi la coscienza a posto.
Se pure gli esperti si dividono riguardo l'efficacia del fenomeno resta comunque il fatto che la doccia ghiacciata ha superato tutti i record e mai si era vista una così alta partecipazione di personaggi famosi (Matteo Renzi, Luca Zaia, Adriano Celentano per citarne alcuni).
L' iniziativa ha certamente contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla malattia e a dare visibilità alle associazioni benefiche ad essa correlate.