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Dom05052024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Udinese-Lazio 2-0. Finale incredibile con fischio fantasma

Di Natale

L'Udinese vince contro la Lazio 2-0 con un gol di Di Natale e uno - contestato - di Pereyra in finale. Nel primo tempo la partita si è trascinata noiosamente. La Lazio in pochi minuti, tra il 37′ e il 43′, ha perso per infortunio Matuzalem e Biava. A fare la partita, soprattutto in avvio, è stata la squadra di casa.
La Lazio ha sempre cercato di giocare di rimessa. Nei primi 45 minuti il più pericoloso per l’Udinese è stato il centrocampista Pinzi con alcune conclusioni dalla distanza. Solo nel finale di tempo la formazione ospite si rendeva pericolosa con Rocchi che di testa impegna severamente Handanovic.

La prima rete viene realizzata al 24esimo della ripresa su un cross di Domizzi. Di Natale sbuca dietro la difesa laziale e di destro fa finire la palla alle spalle di Marchetti.
Poi al 49esimo parte un fischio (forse dalla tribuna) e Marchetti, che si era improvvisato attaccante per il disperato tentativo di rimonta, si butta a terra convinto che la partita sia finita. Ne approfitta Pereyra per colpire con un tiro da 40 metri. A quel punto arriva il fischio (quello vero) dell'arbitro e parte la rissa. Diaz espulso, Tare in campo e Marchetti che spintona l'arbitro Bergonzi mentre torna negli spogliatoi.

Si attendono polemiche e provvedimenti disciplinari.

La classifica, dopo il posticipo della 35esima giornata di Serie A, vede 4 squadre a 55 punti quattro squadre: Udinese, Lazio, Inter e Napoli.

Aperta quindi la corsa al terzo posto, in zona Champions League.








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Al "Nereo Rocco" Cagliari-Chievo finisce 0-0

Al

Nell'anticipo pomeridiano della 35esima giornata di Serie A, Cagliari e Chievo hanno pareggiato 0-0 al "Nereo Rocco" di Trieste. Non offre particolari spunti di interesse il primo tempo, chiusosi a reti inviolate per l'assenza di vere palle gol.
Al 7' Paloschi, dopo uno scambio con Thereau, prova l'attacco a sorpresa trovando lesto Agazzi. Al 15' Sorrentino si allunga per bloccare un cross basso di Pinilla, 2' dopo si fa male Dainelli, sostituito da Sardo.
Thiago Ribeiro fa partire un gran destro, al 26', che sfiora il palo, al 39' tenta di imitarlo, con poca fortuna, Sammarco. Prima dell'intervallo, Acerbi spegne in corner un bello spunto di Pinilla, mentre Paloschi mette fuori di destro da ottima posizione.

Al 6' della ripresa Bradley si vede respingere in angolo una sberla da fuori, al 15' tocca a Ibarbo e i rossoblu ne beneficiano. Al 25' Pinilla sale in cielo ma Sorrentino è attento, al 29' Ekdal va via di forza e serve Ibarbo, che però non sfrutta la buona chance. Il ritmo non è elevato e gli errori sono tanti. Dentro Hetemaj per Paloschi, Ibarbo si fa ancora notare al 40' con una volee di sinistro che finisce sopra la traversa.

L'incontro termina in parità, un risultato che rafforza il Chievo in una posizione più tranquilla della classifica e che permette al Cagliari di fare un piccolo passo in avanti verso la salvezza.








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Cagliari affonda Catania, salvezza vicina

Cagliari affonda Catania, salvezza vicina

TRIESTE - Un tiro sporco di Thiago Ribeira e le galoppate di Ibarbo regalano al Cagliari tre punti che potranno risultare decisivi nella lotta per la salvezza. A Trieste i sardi ritrovano il gioco e soprattutto la facilita' di arrivare al tiro, mentre il Catania gioca una gara un po' svogliata che forse spegne del tutto il sogno di piazzarsi nell'affollata zona Uefa. Al Rocco la partita e' subito intensa, si gioca a viso aperto. Per i padroni di casa Ribeiro ci prova subito da fuori area, il Catania risponde con un bello scambio Marchese-Llama. Ma il gol arriva al 21': Pinilla salta un uomo sulla destra e il suo tiro cross passa davanti a tutto lo specchio di porta. La difesa del Catania libera male, Ribeiro puo' prendere la mira e trovare la rete da fuori area: Terraciano, non irresistibile nell'occasione, e' battuto. Il Catania non accusa il colpo e prova a riprendere i sardi: la squadra di Montella crea gioco senza paura, ma poi non incide mai sotto porta. Piu' volte Bergessio si trova in area: una volta non trova il pallone, un'altra tira senza forza. I siciliani riescono a colpire un palo, al 41' con Seymur, ma e' piu' un cross fortunoso che una conclusione studiata. Il Cagliari contribuisce pero' a tenere viva la sfida e non chiude la partita: prima Conti calcia bene da lontano ma non indovina la traiettoria, poi Cossu, sempre illuminante, si diverte con uno slalom in area ma e' troppo egoista e non conclude. Al 43' Astori colpisce bene di testa, ma Lodi salva sulla linea di porta. L'intervallo non cambia di fatto il modo di giocare delle due squadre, e ne' Ficcadenti ne' Montella decidono un cambio. Il gioco e' rapido e staziona per lo piu' nelle due tre quarti, ma la differenza, a fine gara, si vedra' nei tiri compiuti: 20 per il Cagliari e 11 per il Catania. I sardi hanno decisamente piu' fame: gia' al 8' capitan Conti colpisce il palo con un tiro dall'interno dell'area. Al 13' Cossu salta un uomo sulla sinistra e calcia sul primo palo: Terracciano respinge, Nainggolan raccoglie e calibra un cross per Conti, che calcia al volo ma viene murato. Nonostante la bilancia della partita penda verso la Sardegna in un minuto il Cagliari rischia di gettare tutto. E' il 22': prima Astori e' decisivo e salva con un guizzo in scivolata sul tiro a botta sicura di Bergessio. Poi Avramov ipnotizza lo stesso Bergessio, che non riesce a mettere in rete a tu per tu con il portiere: la palla arriva a Lanzafame che pero' fallisce sulla linea di porta. Al 28' i siciliani reclamano per un possibile mani in area di Ekdal, ma Celi non ci pensa nemmeno per un attimo. A dieci minuti dalla fine il Cagliari chiude la gara: Ibarbo, appena entrato, si lancia sulla sinistra, e' imprendibile e arriva fino in area, dove serve Pinilla che deve solo appoggiare in rete. La ciliegina sulla torta arriva nel recupero: ancora contropiede, sempre Ibarbo che velocissimo si invola verso la porta, mette in mezzo per Conti che calcia male. Sulla ribattuta Ibarbo trova la porta e decreta la fine della gara. Il Catania paga le assenze ma soprattutto la poca voglia. Il Cagliari, invece, fa un altro passo verso la tranquillita'.








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